Dedalus: nuova leadership legale per le sfide del 2025
Ne parlano con MAG Giovanni Cucchiarato, general counsel del gruppo, e Carola Lulli, nuova chief legal, regulatory and governance officer
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Tra gli ottanta cambi di poltrona nel mercato legale in house che la nostra redazione ha osservato nel corso del 2024, rientra anche quello di Carola Lulli, già general counsel di Sky Italia (dove è stata sostituita da Angelica Orlando) e da settembre nuova chief legal, regulatory and governance officer di Dedalus, gruppo operante nel settore del digital health a livello mondiale che con le sue soluzioni copre l’intero spettro del continuum of care e supporta organizzazioni sanitarie, laboratori e centri diagnostici.
Lulli, che in azienda lavora a diretto riporto dell’amministratore delegato Alberto Calcagno, ha responsabilità trasversali alle funzioni legal, regolamentare e di governance, in risposta alla crescente esigenza di una visione integrata della compliance normativa e della gestione del rischio che risulta particolarmente cruciale in settori altamente regolamentati come quello sanitario. Per questo motivo, la professionista lavora fianco a fianco con il group general counsel Giovanni Cucchiarato, a capo del dipartimento legale, con Valentina Paduano e Selina Zipponi, rispettivamente group chief risk & compliance officer e group data protection officer.
MAG è entrato nei loro uffici per capire come sta andando la loro convivenza e come hanno impostato la gestione dei lavori, con un’intervista doppia a Carola Lulli, da un lato, e Giovanni Cucchiarato, dall’altro.
Avvocata Lulli, cosa è cambiato nella struttura di Dedalus a seguito della sua nomina a chief legal, regulatory and governance officer?
Carola Lulli (C.L.): Il cambiamento principale nei dipartimenti interni all’azienda riguarda innanzitutto il focus del business. L’obiettivo attuale è potenziare ulteriormente tre caratteristiche chiave di Dedalus: la concentrazione sul prodotto, sui clienti e sul posizionamento di mercato; la costituzione di una realtà interna omogenea; l’attenzione agli aspetti competitivi e regolamentari del mercato di cui il gruppo fa parte. L’idea è di valutare, ove utile, possibili esperienze relative ad altri mercati, come ad esempio quello delle telecomunicazioni.
Ed è per perseguire questo obiettivo che è stato creato il suo ruolo?
C.L.: Esattamente. L’intenzione è poter contare su una funzione trasversale che abbracci gli aspetti legali, la compliance e la data privacy, funzioni per le quali rappresento il trait d’union con il management. È un ruolo più manageriale rispetto al passato, in linea con la mia esperienza in altre aziende. Con i colleghi del team legale seguo le scelte del management cercando di supportare il business e indirizzarlo verso percorsi più sicuri e proficui per quel che riguarda il rapporto con i clienti, con i partner, le regole di contenzioso quando necessario, compliance e data protection.
Quanto le è familiare questo tipo di struttura aziendale?
C.L.: Credo che la mia esperienza in una realtà come Sky Italia e per un azionista come Comcast possa essere certamente un riferimento utile per questa nuova sfida. Il modello proposto è particolarmente efficace perché consente una maggiore efficienza e agilità, tanto nell’azione quanto nell’utilizzo delle risorse, e ha senso soprattutto a livello di gruppo e in contesti multinazionali.
Avvocato Cucchiarato, lei è in Dedalus dal 2020. Come ha accolto l’annuncio della nuova struttura?
Giovanni Cucchiarato (G.C.): La mia squadra e io abbiamo vissuto una prima fase di assestamento dal momento che la creazione del ruolo di chief legal, regulatory and compliance officer impattava su tutta l’attività. Personalmente, la mia iniziale preoccupazione è stata di comprendere meglio l’effetto di questa novità sulla mia funzione, ma sono stato subito rassicurato dalla stima che il management ha dimostrato per il lavoro svolto fino ad oggi. Ho introdotto Carola al team legale di Dedalus, che conta circa 20 persone distribuite in vari paesi. Il suo ingresso è stato accolto positivamente da tutti e letto come un’opportunità di accedere a nuove prospettive grazie alla sua esperienza pregressa in varie realtà e, da ultimo, in Sky Italia e gruppo Comcast di cui fa parte.
Quali aree potranno beneficiare maggiormente dell’expertise dell’avvocata Lulli?
G.C.: Le sue competenze in materia regolamentare, competition e antitrust saranno particolarmente preziose. Dedalus ha conosciuto una crescita significativa negli ultimi anni, ma c’è ancora molto lavoro da fare per consolidare e sviluppare ulteriormente il gruppo.
Com’è organizzata oggi la vostra routine lavorativa?
G.C.: Lavoriamo insieme quotidianamente, con una riunione del team allargato ogni lunedì. Il contatto è costante su vari fronti. Il fatto di avere un indirizzo comune e una comunicazione diretta facilita molto le attività, oltre ad arricchire notevolmente il lavoro.
Avvocata, quali motivi l’hanno spinta a unirsi a Dedalus?
C.L.: Certamente la fiducia e stima per manager oggi in Dedalus e provenienti da Fastweb, con i quali ho lungamente lavorato in passato (si tratta di Alberto Calcagno, ex ceo di Fastweb e attuale ceo di Dedalus, Luca Mastropaolo, ex chief consumer and small business officer di Fastweb e oggi COO di Dedalus, e Alice Tassin, già head of finance sales e oggi CFO di Dedalus, ndr). Si è trattato per me di […]
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