Tutti i cambi di poltrona in house del 2024
Negli ultimi dodici mesi sono stati 80 i giuristi che si sono spostati da un’azienda a un’altra. Questi professionisti ricoprono ruoli sempre più ibridi. L’energy continua a dominare
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Riprendono quota i cambi di poltrona nel mercato legale in house. Secondo i dati raccolti per la consueta rilevazione annuale di MAG basata su quanto osservato da Inhousecommunity.it, nel 2024 sono stati 80 i giuristi che si sono spostati da un’azienda a un’altra. Nel 2023 ne avevamo registrati 62, quasi il 29% in meno rispetto a quest’anno. Inferiori anche i censimenti degli anni passati, così come del periodo pre-Covid: 58 i cambi del 2021, 46 quelli del 2020 e 56, invece, quelli del 2019.
Nello specifico, il dato relativo ai cambi di poltrona si compone quest’anno di 70 passaggi all’interno del mercato in house e 10 new entry provenienti dal libero foro. Sono invece solo 5 i giuristi d’impresa che hanno scelto di muoversi in studio, a conferma di un trend che vede i professionisti spesso propensi a scegliere la professione l’azienda dopo un primo periodo in studio.
Rimane stabile, invece, la cifra relativa alle nomine (o promozioni interne alla stessa azienda): nel corso degli ultimi 12 mesi ne abbiamo osservate 54 in tutto, praticamente in linea con le 55 del 2023 e in aumento rispetto alle 32 del 2022, le 43 del 2021, le 29 del 2020 e le 39 del 2019.
I numeri dei cambi e quelli delle nomine mettono dunque in risalto come, rispetto all’anno scorso, sia aumentata la voglia dei giuristi di mettersi in gioco all’interno di aziende (e settori) differenti. E portano peraltro alla luce anche un secondo elemento importante: la presenza di professioniste donne è considerevole tanto nei cambi di poltrona, dove arrivano a ricoprire il 65% dei passaggi, quanto nelle nomine, dove toccano quota 48%, a dimostrazione del fatto che la professione legale, specie se in house, si sta sempre più femminilizzando.
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I RUOLI NEI CAMBI DI POLTRONA
Entriamo nel merito dei cambi di poltrona soffermandoci sui nuovi ruoliricoperti dai giuristi d’impresa. Per comodità abbiamo suddiviso gli incarichi come segue: innanzitutto le funzioni di chi occupa i vertici delle direzioni legali (sono i general counsel o chief legal officer), dopodiché i professionisti cui è stata affidata la responsabilità di una divisione interna all’ufficio legale (li trovate sotto la definizione “head of department”), poi coloro che si occupano di compliance e, infine, i counsel o senior counsel che si sono uniti a una nuova squadra legale.
Come emerge dal grafico a torta, il 27,3% dei cambi riguarda incarichi di general counsel o chief legal officer, in discesa rispetto al 30,6% del 2023. Il 29,5% dei professionisti ha cambiato azienda per diventare head of department, in leggera flessione rispetto al 32% dell’anno scorso. Un calo significativo rispetto all’anno scorso lo hanno subito anche i ruoli con responsabilità di compliance: è l’11,4% del totale quest’anno, contro 22,6% nel 2023. Aumentano invece le cariche di counsel, che quest’anno toccano quota 31,8%, in crescita rispetto al 22,5% del 2023.

Questi numeri rivelano una progressiva frammentazione dei ruoli legali interni, con una maggiore dispersione tra le diverse tipologie di incarichi. Se nel 2023 avevamo notato una tendenza verso funzioni ibride, nel 2024 questo fenomeno ha raggiunto il suo apice: su 80 cambi, i ruoli conferiti ammontano addirittura a 88. Molti professionisti ricoprono infatti incarichi multipli, come Claudia Fanelli, head of legal m&a, head of legal renewables, project financing, RES contracts and permitting di Engie, o Jorge Muñoz, head of legal and compliance, global medtech, global digital/AI e privacy di Telix Pharmaceuticals, o ancora Carmen Chiara Panzeri, general counsel e chief of staff di Femo Gas.
I SETTORI DI MAGGIOR DESTINAZIONE
Anche nel 2024 il settore dell’energy continua a trainare il mercato, confermandosi il più dinamico con il 25% dei cambi (20 su 80), in aumento rispetto al 20,9% del 2023. Da un lato, infatti, questo specifico comparto rimane cruciale per l’economia e l’occupazione grazie alla transizione energetica, che stimola investimenti nelle rinnovabili e progetti innovativi. Dall’altro, l’aggiornamento delle infrastrutture e le politiche governative incentivano la creazione di nuovi posti di lavoro. Senza dimenticare che il settore è al centro delle dinamiche geopolitiche, il che ne rafforza il peso strategico.
Dopo l’energy, si accodano a pari merito i tre settori di pharma, elettronica & IT e banking & finance (con il 10% dei cambi). A seguire abbiamo: il settore di infrastrutture, costruzioni & trasporti (8,75%) e quello di TMT (7,5%). Hanno invece raccolto il 6,25% dei passaggi i tre comparti di assicurazioni, consulenza & servizi, moda & lusso. Automotive e food & beverage chiudono la classifica rispettivamente con il 3,75% e il 2,5% dei cambi.

Considerando ora anche i cambi di poltrona di chi scelto di spostarsi dall’azienda allo studio legale (e arrivando così a un totale di 85 cambi registrati nel corso dell’ultimo anno), la percentuale di movimenti si attesta al 5,6%, in calo rispetto all’8% del 2023. I nomi di questi professionisti compaiono nella tabella che segue (VEDI MAG).
NOMINE: RUOLI E CARATTERISTICHE
L’ultimo capitolo di questo approfondimento riguarda le nomine, ossia i cambi di ruolo e le promozioni avvenuti all’interno della stessa direzione legale di un’azienda. Come abbiamo sottolineato all’inizio, la nostra redazione ne ha contate 54 (solo una in meno rispetto al 2023).
Di queste, il 22% ha riguardato promozioni a ruoli di chief legal officer o general counsel e circa il 30% a head of a legal department. Il 16,6% dei professionisti promossi ha acquisito responsabilità a livello internazionale (come Angela Lomuscio, head of legal Italy & Eu buying groups di Kraft Heinz, e Giulio Paracino, head of legal EMEA di Swarovski) e il 22,2% a livello di compliance (come Valentina Finazzo, chief compliance officer & DPO di Nexi, e Arturo Santoro, legal industrial & compliance senior manager).
Il 5,5% ha invece ottenuto nuove responsabilità che coinvolgono, oltre al dipartimento legale, anche quello di risorse umane (è il caso, per esempio, di Rossella Giacchi, general counsel e chief HR officer di Acrisure).
Infine, come vi abbiamo raccontato approfonditamente qui, aumentano i casi di general counsel che diventano amministratori delegati (quest’anno rappresentano il 5,5% delle nomine complessive rilevate da Inhousecommunity.it). Si tratta, per citarne alcuni, di Valentina Mercati di Five-E, di Daniele Novello di TotalEnergies Italia Servizi e di Lorenzo Vitali di AS Roma.

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