Sea: la regia legale della ristrutturazione dello scalo di Linate

È stato presentato il restyling dell’aeroporto di Milano Linate. Dopo importanti lavori di riqualifica iniziati nel 2019 e terminati nei tempi previsti, il city airport di Milano si presenta con un look completamente rinnovato (qui la notizia dedicata).

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Gli aspetti legali del progetto sono stati seguiti interamente in house dalla direzione affari legali di Sea che ha agito con un team multidisciplinare. Per la pratica relativa la rifacimento del corpo F hanno lavorato Eugenio Trentin (nella foto) e Roberta Schievenin, per il contratto KME del rame Marilina Palmiotto e Laura Crudele mentre per l’accordo con la Triennale relativo alle opere esposte hanno lavorato Giovanna Vairo e Tiziana Barile.

Nell’ambito della funzione legal affairs di Sea ha lavorato al progetto di riconfigurazione del terminal, durato complessivamente tre anni, l’area appalti che comprende Eugenio Trentin (legal affairs – procurement and administrative law counseling) e Roberta Schievenin. Hanno completato il progetto, curando la conclusione di contratti specifici, le altre aree di Legal Affairs Marilina Palmiotto e Laura Crudele la fornitura in opera di prodotti in rame; Giovanna Vairo e Tiziana Barile l’accordo con la Triennale di Milano per l’esposizione di alcune opere d’arte).

Inhousecommunity.it ha parlato del progetto con Eugenio Trentin. Ecco cosa ci ha detto:

In che modo e da quando la direzione legale è stata coinvolta sul progetto?

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Legal Affairs è stata coinvolta nel progetto fin dal 2018 per la predisposizione della gara d’appalto per i lavori di riconfigurazione di parte dell’aerostazione dell’aeroporto di Linate (cosiddetto “Corpo F”) e degli altri lavori e forniture a completamento dell’opera, come il restyling architettonico, la fornitura di nuove apparecchiature con tecnologie di ultima generazione per i controlli di sicurezza e di nuovi banchi check-in e sedute. Le attività sono terminate, rispettando la tempistica contrattuale, con l’inaugurazione della nuova area imbarchi, alla presenza del Presidente della Repubblica, lo scorso 8 giugno.

Di quali aspetti legali vi siete occupati?

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Nella fase di affidamento, avvenuto con gara ad evidenza pubblica comunitaria in applicazione del Codice Appalti, abbiamo supportato le aree aziendali coinvolte nella predisposizione della documentazione di gara (bando, lettera d’invito, contratto) e con la partecipazione alla commissione giudicatrice. In fase di esecuzione, abbiamo fornito un costante supporto alla Direzione Lavori e al Responsabile del Procedimento nella gestione del contratto, contribuendo alla definizione delle problematiche tecnico-economiche che di volta in volta si presentavano, con la formalizzazione di modifiche in corso d’opera e la definizione di riserve e richieste varie da parte delle imprese appaltatrici. Il tutto ha consentito di rispettare le previsioni contrattuali senza alcun contenzioso con gli appaltatori.

 

In generale, quali aspetti legali hanno presentato le criticità maggiori e come le avete risolte?

Le principali criticità sono derivate dalla complessità e dalla contemporaneità dei vari appalti connessi al progetto con l’aeroporto che rimaneva aperto al pubblico, dall’improvvisa necessità di adeguare i contratti in corso alle imprevedibili problematiche connesse all’emergenza sanitaria da Covid19, che hanno anche comportato la temporanea sospensione dei lavori e la predisposizione di specifiche misure, nonché dalla necessità di apportare variazioni rispetto al progetto iniziale per le mutate esigenze e le indicazioni degli enti competenti che si sono manifestate durante i lavori, come spesso avviene per progetti di tale rilevanza.

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