Pirelli, ufficio legale in linea col business

Zero mistake. È il mantra della direzione legale di Pirelli, una linea organizzata a matrice per «assicurare una maggior efficienza e risposte time to market». Come in una squadra di calcio, i giocatori a disposizione non sono infiniti e ognuno ha un ruolo preciso. «L’approccio quando ci si siede intorno al tavolo è che si deve uscire dalla stanza con la soluzione», spiega a MAG Nicola Verdicchio, Chief Legal Officer del gruppo che negli ultimi due anni ha avviato una grande trasformazione. Prima il commiato da piazza Affari, poi la separazione dell’area business Industrial (truck, bus, agro e otr) da quella Consumer (vettura e moto), poi l’avvio dell’integrazione dell’Industrial con l’operatore asiatico Aeolus (controllata di ChemChina) e infine il ritorno in Borsa.

Quanto è stato centrale il ruolo dell’ufficio legale in questa trasformazione?

Non c’è stata una direzione che ha primeggiato rispetto alle altre, ma il lavoro è stato costante e sinergico da parte di tutte le realtà aziendali. Ognuno ha dato il suo supporto massimo. Abbiamo dovuto lavorare alla creazione di due gruppi differenti, assicurandone la piena continuità operativa e al contempo l’indipendenza e l’autonomia gestionale. Da un punto di vista tecnico, si è trattato di procedere a operazioni straordinarie di separazione in oltre dieci Paesi, per la creazione del gruppo Prometeon che opera nel segmento Industrial, beneficiando delle licenze sui marchi e sulla tecnologia di Pirelli.

Quanto è importante per Pirelli la tutela della proprietà intellettuale?

La ricerca e lo sviluppo sono il cuore pulsante dell’azienda. Quando, come nel nostro caso, ci si concentra su un’attività di produzione sofisticata l’innovazione è cruciale, così come avere un sistema di protezione degli IPR (intellectual property right, i diritti di proprietà intellettuale, ndr) forte. Tra i tecnici e le risorse che si occupano della tutela della proprietà intellettuale c’è un dialogo continuo che consente di individuare quali sono le soluzioni brevettuali da porre in essere e difendere. È un’attività costante. Nel 2016 Pirelli è stata tra le prime aziende italiane per il deposito di nuovi brevetti.

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Gennaro Di Vittorio

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