Compliance. Croce o delizia?

La compliance. Croce e delizia per le aziende. Sul perché possa essere una croce, immagino, nutriate pochi dubbi. Qualcuno una volta mi ha detto: «il mio amministratore delegato l’ha ribattezzata “complicance”». Del resto, per essere compliant con le varie normative, le imprese devono assicurare il presidio di un’innumerevole serie di aree, senza poter mai abbassare la guardia.

Vengo alla delizia. Ci vuole immaginazione – lo so – e serve guardare al bicchiere mezzo pieno. Ma fare le cose per bene, nel pieno rispetto delle norme porta benefici a lungo termine, economici e di reputazione.

Eppure, la delizia, oltre che per le aziende, cari giuristi d’impresa, è anche per voi. Lo status dei compliance officer migliora di anno in anno. Non solo a questi professionisti viene lasciato sempre più spazio nelle stanze dei bottoni, ma i loro compensi si fanno sempre più interessanti.

A rivelarlo è il report 2019 Compliance Compensation Report di BarkerGilmore, il gruppo newyorkese di executive search. In particolare, i responsabili compliance che hanno competenze legali, laureati quindi in giurisprudenza, guadagnano di più (in media 408mila dollari) rispetto ai colleghi che hanno seguito un altro percorso di studi (275mila).

In generale, gli stipendi per chi cura la compliance in azienda, sono aumentati rispetto all’anno precedente di 4,1 punti percentuali.

I professionisti intervistati sono abbastanza soddisfatti dei compensi percepiti dalle aziende. Il 46% ritiene di essere pagato al pari di quanto accade ai colleghi di altre organizzazioni, il 25% ritiene invece di percepire uno stipendio superiore alla media, mentre solo il 29% pensa di essere sottopagato.

Che dire. Sarà pure un mestiere faticoso quello del giurista che segue la compliance, ma le aziende affidano alla materia sempre una maggiore centralità; economicamente è conveniente per chi sceglie di occuparsene; e i livelli di soddisfazione sul lavoro mi sembrano abbastanza alti. Che non valga la pena farci un pensierino?

Gennaro Di Vittorio

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