AGCM avvia istruttorie Google, Apple e Dropbox per cloud computing

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato delle istruttorie nei confronti di Google, Apple e Dropbox per presunte pratiche commerciali scorrette e/o violazioni della direttiva sui diritti dei consumatori e per presunte clausole vessatorie incluse nelle condizioni contrattuali.
In particolare – si legge in una nota dell’antitrust – le istruttorie per pratiche scorrette nei confronti di Google e Apple riguardano la mancata o inadeguata indicazione, in sede di presentazione del servizio, dell’attività di raccolta e utilizzo a fini commerciali dei dati forniti dall’utente e il possibile indebito condizionamento nei confronti dei consumatori, che, per utilizzare il servizio di cloud storage, non sarebbero in condizione di esprimere all’operatore il consenso alla raccolta e all’utilizzo a fini commerciali delle informazioni che li riguardano.
Lo stesso vale per Dropbox che, in aggiunta, secondo l’autorità, avrebbe omesso di fornire in maniera chiara e accessibile le informazioni sulle condizioni, sui termini e sulle procedure per recedere dal contratto e per esercitare il diritto di ripensamento. Inoltre, di non consentire all’utente l’agevole ricorso a meccanismi extra-giudiziali di conciliazione delle controversie, cui il professionista sia soggetto, con le indicazioni necessarie per accedervi.
I procedimenti per clausole vessatorie riguardano, invece, alcune condizioni contrattuali.
Nella foto il presidente Roberto Rustichelli.

Gennaro Di Vittorio

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