Rentokil Initial: i 5 step per garantire la sicurezza di luoghi di lavoro

Con l’Italia ormai nel pieno della Fase 2, molti ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri e molte altre attività hanno riaperto i battenti accogliendo nuovamente i clienti. Ma è proprio in questo momento che bisogna osservare scrupolosamente le indicazioni del Ministero della Salute e attuare tempestivamente il processo di sanificazione degli ambienti.

Tutte le attività di pulizia, disinfezione, sanificazione o disinfestazione, assumono in questo periodo una valenza fondamentale, ed è importante che non solo le aziende sappiano a chi rivolgersi ma anche, e soprattutto, che cosa fare e quali prassi attuare anche quotidianamente per lavorare in sicurezza e garantire la salubrità dei propri spazi anche ad utenti e visitatori.

I 5 step 

A questo proposito Rentokil Initial  – grazie all’aiuto di Ester Papa, biologa e Technical Manager di Rentokil Initial Italia  – ha stilato il vademecum con i 5 step da seguire per una corretta disinfezione: 

  1. Risk Assessment: fondamentale identificare le zone sensibili da trattare, tutte quelle superfici con cui i lavoratori entrano in contatto, per prevenire il rischio e garantirne la sicurezza.
  2. Ogni realtà è a sé: il protocollo di intervento o di disinfezione preventiva deve variare a seconda della tipologia dei locali, del loro utilizzo e del tipo di utenza alla quale sono destinati.
  3. Assenza dei lavoratori: le attività di disinfezione ambientale vanno svolte seguendo questa condizione e con l’utilizzo dei prodotti specifici più adatti o sali quaternari di ammonio che hanno un’azione biocida, con spugne strofinacci sulle superfici lavabili; si prosegue poi con una irrorazione di prodotti disinfettati con pompe a precompressione (manuale, elettrica o a batteria).
  4. Preparare una checklist iniziale: sono tutte quelle attività che il cliente deve fare prima e dopo il trattamento, bisogna quindi, per esempio, verificare il sistema antincendio o il sistema di aerazione, chiudere porte e finestre per evitare dispersione dei prodotti in aree non interessate.
  5. Il trattamento di disinfezione: deve essere programmato con una frequenza correlata al rischio e alla probabilità che una persona affetta da Covid-19 possa venire a contatto con determinati ambienti.

Gennaro Di Vittorio

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