Ubi Banca sigla partnership con Finleap Connect. Gli in house

Ubi Banca, attraverso la controllata Prestitalia, ha avviato una collaborazione strategica con Finleap Connect per lanciare una piattaforma innovativa che consentirà alla clientela di avere a disposizione il canale digitale “Prestifatto.it” per ottenere un finanziamento utilizzando la cessione del quinto.

 

Gli in house

Gli aspetti legali della partnership sono stati seguiti da Alberto Leidi e Isadora Bombonati (Servizio Affari Legali Core and Digital Banking) e Giuseppe Trotti (Supporto Direzione Generale e Reclami – Prestitalia).

 

 

Il servizio

Sul sito Prestifatto.it dipendenti pubblici, statali e pensionati possono richiedere il prestito online direttamente da pc, tablet o smartphone. Grazie al simulatore online, i clienti potranno scegliere la rata mensile e la durata del finanziamento ottenendo in pochi secondi un preventivo gratuito e, se interessati, proseguire per richiedere subito il prestito inserendo alcuni dati personali e inviando la scansione di pochi documenti. Le operazioni avviate in digitale potranno, inoltre, essere completate anche in filiale con la consulenza specialistica degli agenti di Prestitalia.

“Il lancio della piattaforma digitale Prestifatto.it – spiega Natascia Noveri, Responsabile Marketing UBI Banca – è una tappa strategica nel percorso di trasformazione digitale intrapreso dal Gruppo UBI Banca, per offrire risposte concrete alle esigenze finanziarie della clientela, attraverso un’esperienza d’acquisto comoda, semplice e digitale. Con Prestifatto.it, vogliamo offrire un sostegno concreto alle famiglie italiane anche per affrontare questa fase di ripresa, grazie alla possibilità di ottenere un prestito con la cessione del quinto a condizioni vantaggiose e trasparenti”.

«In un periodo che non ha precedenti – commenta Marco Berini, Amministratore delegato di finleap connect Italia – le aziende di servizi hanno dovuto reinventarsi per poter rimanere sul mercato. Il mondo digitale è stato protagonista di una grande trasformazione, di cui forse non siamo stati ancora completamente testimoni, e fortunatamente alcune aziende sono riuscite a reagire molto velocemente».

 

Gennaro Di Vittorio

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