Trasferte, il 45% dei professionisti vuole una riduzione

La pandemia di coronavirus ha fatto sì che il discorso su salute e sicurezza sia centrale quando si parla di viaggi di lavoro. Il 65% degli intervistati nel corso di un’indagine commissionata da SAP Concur considera infatti questo questione una fra le tre più importanti. Inoltre, il 96% dei travel manager intervistati ha detto che la propria azienda non era completamente preparata a gestire le richieste di viaggio durante l’emergenza.

Ecco dunque che le aziende devono ripensare le trasferte di lavoro post-Covid alla luce di nuove esigenze e nuovi scenari. Tuttavia, l’indagine sottolinea che, in mancanza di direttive aziendali, il 65% dei professionisti che abitualmente viaggia per lavoro prenderà provvedimenti in maniera autonoma. Le emozioni più comuni che i viaggiatori d’affari si aspettano di provare durante il loro prossimo viaggio di lavoro includono preoccupazione (39%), eccitazione (32%), ansia (30%) e sollievo (24%).

Più nel dettaglio, al fine di tutelare salute e sicurezza, il 45% intende chiedere una riduzione delle trasferte previste per la sua posizione, il 10% punta a cambiare ruolo all’interno dell’azienda in modo da non doversi muovere e l’8% cercherà una nuova occupazione in un’altra società. Nel caso in cui non vengano predisposte apposite misure, quasi un lavoratore su cinque si dichiara intenzionato a cercare un’altra posizione, anche in un’altra azienda, che però non richieda spostamenti.

Gennaro Di Vittorio

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