Sostenibilità, innovazione e servizi alternativi. Essere general counsel oggi
Con una carriera lunga 33 anni, Ricardo Cortés-Monroy (nella foto) è uno dei general counsel più conosciuti e stimati della comunità legale europea. Attualmente è senior vicepresident del gruppo Nestlé e studia antichità classica alla Open University nel Regno Unito. Ma nella più grande azienda alimentare al mondo per ricavi con sede in Svizzera è stato chief legal officer (CLO) dal 2010-2019, guidando la direzione legale, composta da 700 professionisti in tutto il mondo.
Precedentemente, ha lavorato in altre grandi multinazionali e studi legali, sempre con responsabilità crescenti.
Tra il 2015 e il 2017 è stato anche presidente del board dell’associazione di giuristi d’impresa European General Counsel Association (ECLA). Ha lavorato a stretto contatto con Berkeley e le Nazioni Unite sui temi della sostenibilità e fa parte del comitato consultivo della Harvard Law School (Center for the Legal Profession). MAG e legalcommunity.ch lo hanno intervistato per parlare con lui dell’evoluzione della professione legale in azienda e dei cambiamenti che deriveranno dall’uso massiccio della tecnologia e dei fornitori di servizi legali alternativi (ALSP).
Ha lavorato come legale d’azienda negli ultimi trent’anni, di cui venti come general counsel. Un periodo in cui il ruolo del giurista d’impresa è cambiato considerevolmente…
In modo significativo, anche se in modo differente a seconda dei diversi aspetti della professione del legale interno.
Cosa intende?
I ruoli degli specialisti, ad esempio quelli di IT, o privacy e data protection, trent’anni fa non esistevano nemmeno! In generale, è il ruolo del business lawyer d’impresa tradizionale che ha sperimentato l’evoluzione più interessante: da tecnico esperto e segretario aziendale negli anni ottanta a partner strategico e custode dell’etica oggi.
Il perimetro di attività del general counsel si sta spostando dal “fare ciò che è legale” al “fare ciò che è giusto”. Il giurista d’impresa è sempre più in prima linea nelle questioni ambientali, sociali ed etiche…
Sono contento che abbia detto questa frase: era il motto della direzione legale di Nestlé, quando ero il general counsel. Dobbiamo essere coinvolti su questi temi; lo dobbiamo ai nostri colleghi, stakeholder e azionisti.