Sorgenia: omologato l’accordo di ristrutturazione

Il Tribunale di Milano ha omologato l’accordo di ristrutturazione tra Sorgenia e le banche creditrici. Il nuovo accordo per il rimborso del debito era stato definito all’inizio dell’estate e ora diventa esecutivo (qui la news).

L’accordo completa il risanamento di Sorgenia, riflette i risultati di bilancio e dà all’azienda le risorse finanziarie per effettuare nuovi investimenti. Per effetto del closing, nel mese di dicembre Sorgenia rimborserà altri 150 milioni che si aggiungono ai 170 milioni rimborsati a luglio. Il debito scende così sotto gli 800 milioni dai 1.300 milioni del 2015.

Per Sorgenia ha agito la direzione legale della società coordinata da Angelica Orlando  coadiuvata da Caterina Antenucci in collaborazione con lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners. Gli istituti di credito sono stati assistiti da Molinari e Associati.

«A distanza di meno di tre anni dal cambio di proprietà, Sorgenia ha realizzato una straordinaria trasformazione e rappresenta ora un caso di successo per le stesse banche che l’avevano finanziata e l’hanno supportata in questi anni. Grazie ai flussi di cassa ottenuti puntando sulla flessibilità dei nostri asset di produzione e sul nuovo posizionamento digitale nella relazione con i clienti, Sorgenia è ora in grado non solo di ripagare tutti i propri debiti ma anche di investire nello sviluppo di nuove tecnologie e nuove soluzioni sia nelle fonti rinnovabili sia nelle offerte destinate ai clienti», dichiara Gianfilippo Mancini (nella foto), amministratore delegato di Sorgenia.

Il 14 luglio scorso l’assemblea degli azionisti aveva approvato il bilancio 2016 con risultati in forte crescita rispetto all’esercizio precedente. L’Ebitda del 2016 era stato di 122 milioni e si prevede supererà 150 milioni nel 2017 (era 40 milioni nel 2015).

Gennaro Di Vittorio

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