Per la Corte d’appello di Londra ha ragione Dexia Crediop

BonelliErede, insieme ad Allen & Overy, ottiene una nuova e decisiva vittoria per Dexia Crediop, stavolta in sede civile, nel contenzioso che la vedeva opposta al Comune di Prato in relazione ai contratti di swap sottoscritti dal Comune nel 2002 e rinegoziati sei volte, fino al 2006. Con sentenza depositata in data 15 giugno 2017, la Court of Appeal di Londra ha, infatti, accolto le domande con cui Dexia Crediop aveva richiesto la riforma della sentenza di primo grado pronunciata nel 2015 da parte della High Court of Justice, riconoscendo così la piena validità ed efficacia dei contratti di swap e rigettando tutte le richieste risarcitorie, nei confronti dell’istituto finanziario franco-belga, che erano state presentate dal Comune. 

Al fianco di Dexia Crediop hanno agito gli studi BonelliErede con gli avvocati Massimiliano Danusso (nella foto) e Francesca Marchetti  coadiuvati da dalla senior counsel Francesca Marchetti e dal senior associate Ettore Frustaci e Allen & Overy con James Partridge e Sophie Nettleton. Gli avvocati in house che hanno seguito la vicenda, invece, Edoardo BaratellaLorenzo Pastorello Valeria Vittucci.

La Corte d’Appello di Londra ha dato ragione a Dexia Crediop affermando che: i contratti derivati sottoscritti dal Comune di Prato e Dexia Crediop tra il 2002 e il 2006 sono pienamente validi ed efficaci; Prato aveva la piena capacità di concludere i contratti derivati; il margine applicato dalla banca nelle operazioni di swap è necessario per la copertura dei rischi e costi attesi e chiarendo altresì l’infondatezza del concetto di “costi impliciti”.

La decisione della Court of Appeal di Londra – che pone termine ad un contenzioso durato circa 7 anni – è destinata ad assumere un rilievo determinante nel nutrito contenzioso esistente, sia in Italia che nel Regno Unito, in materia di derivati, fra istituti bancari ed investment banks, da un lato e controparti italiane dall’altro (inclusi, come nel caso di specie, gli enti locali). Nell’ambito del relativo procedimento sono, infatti, stati affrontati e discussi ed, infine, applicati in maniera coerente con le tesi sostenute dalla banca, tutti i principali profili normativi e regolamentari in materia di contratti derivati che costituiscono normalmente oggetto di tali giudizi.

La decisione del 15 giugno segue quella del Tribunale Penale di Prato che, il 31 maggio 2017 (come già indicato da legalcommunity.it, qui l’articolo), ha assolto Dexia Crediop e un suo ex dipendente, da una presunta truffa ai danni dell’ente, in quanto il fatto non sussiste.

 

Gennaro Di Vittorio

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