Jérôme Favier (nella foto) è il nuovo ceo del gruppo Damiani. Favier ha avvitato la ua carriera in Danone e Unilever, per poi definirsi nel settore del lusso. Nel 1994 è entrato in Richemont occupandosi delle
Luca Danovaro sarà il nuovo chief marketing officer dell’Inter. Il professionista, che entrerà a far parte della società a partire dagli inizi di luglio, avrà l’obiettivo di occuparsi delle strategie di sviluppo del
Steven Libermann (nella foto) assumerà da agosto il ruolo di managing director Southern Europe (che unisce Italia, Spagna, Portogallo e Francia) di Nomad Foods Europe – attivo in Europa nel settore dei surgelati e presente in
Un team legale interno di Enel, composto da Luigi Marotta (responsabile fiscale Italia) e da Paolo Galafati (responsabile consulenza e pianificazione fiscale), supportato da Di Tanno e Associati ha ottenuto un importante risultato in materia
Cooperativa Edile Appennino (cea) ha siglato una partnership commerciale di esclusiva con l’impresa Glass up, per dotare di strumenti di realtà aumentata (occhiali hi-tech) le proprie squadre di manutenzione, così che possano verificare in
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha firmato un contratto con il Consorzio Cepav Due – di cui Saipem detiene una partecipazione attualmente pari al 59% – per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta Alta Velocità/
Francesco Marzari (nella foto), già general counsel di Siram – gruppo italiano con cento anni di storia attivo nella gestione dei servizi di efficienza energetica per il mercato pubblico e privato, che fa parte del Gruppo
Luxottica Group ha acquisito una partecipazione pari all’intero capitale sociale dell’italiana Barberini, tra i più importanti produttori al mondo di lenti da sole in vetro ottico, con siti di produzione in Italia e
Flavia Tavasci è entrata a far parte dell’ufficio legale di British American Tobacco (BAT), comer senior legal counsel, il 21 maggio scorso. Nel gruppo BAT, Tavasci cura tutta la parte di compliance per il Sud Europa
Smart working sì o smart working no? Sicuramente questa è una delle domande che, almeno una volta, tutte le aziende si saranno poste. Qualcuna “per moda”, qualche altra per andare incontro alle esigenze dei propri dipendenti.