Manpower Group: ecco l’impatto del Covid-19 sulla digitalizzazione
Secondo la nuova Ricerca di ManpowerGroup pubblicata questa settimana nel corso della Davos Agenda del World Economic Forum, la pandemia da Covid-19 ha portato a una rapida accelerazione del processo di digitalizzazione nelle aziende. L’indagine, condotta su un panel di oltre 26.000 datori di lavoro in più di 25 Paesi nel mondo, ha rilevato che sono proprio le aziende che implementano processi di digitalizzazione a creare un numero maggiore di posti di lavoro.
Dalla ricerca emerge che le organizzazioni con la pandemia stanno accelerando i processi di digitalizzazione – benché il 38% del panel stia accelerando, solo il 17% ha in realtà piani già strutturati. Inoltre, i datori di lavoro che stanno implementando processi di digitalizzazione prevedono di aumentare o mantenere la loro forza lavoro – l’86% di quelli che hanno accelerato il processo di trasformazione digitale aggiungeranno nuovi posti di lavoro, rispetto all’appena 11% che prevede di ridurre o mantenere fermi i processi di automazione.
Tuttavia, le differenze nell’impatto della pandemia sulla digitalizzazione in tutto il mondo: i datori di lavoro in Germania, Austria, Giappone e Italia riferiscono che l’automazione ha avuto un’accelerazione per lo più come risultato del Covid-19 mentre negli Stati Uniti, Francia e Regno Unito c’è stata minore accelerazione.
Per quanto riguarda le risorse umane, emerge che stanno vivendo un trend di crescita, divenendo una priorità del business: Le organizzazioni che stanno automatizzando di più stanno anche pianificando aumenti significativi nell’organico HR (aumento netto del +15%). Un cambiamento rispetto al 2018, quando la maggior parte dei datori di lavoro prevedeva che l’organico delle risorse umane non sarebbe cresciuto. Il Covid-19 ha cambiato le priorità delle risorse umane a lungo termine: i leader HR ritengono che la salute e il benessere siano la priorità, il 63% le metterà al primo posto dell’agenda per il 2021.