La lettera di ItaliaStatoDiDiritto al premier Conte in difesa dell’Onu
L’associazione ItaliaStatoDiDiritto ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte (e per conoscenza anche al Ministro per gli Affari Esteri Enzo Moavero) in difesa delle Nazioni Unite dopo gli attacchi del ministro dell’interno Matteo Salvini.
La questione è nota: alcune settimane fa, precisamente il 18 maggio, l’alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani aveva inviato una lettera di monito all’esecutivo di Roma per mettere in guardia sulle ricadute sul piano umanitario del cosiddetto “decreto sicurezza bis”, annunciato e voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La richiesta del palazzo di vetro era esplicita: bloccate l’iter di approvazione del provvedimento, perché “mette a rischio i diritti umani dei migranti, inclusi i richiedenti asilo, fomenta il clima di ostilità e xenofobia, viola le convenzioni internazionali e i diritti umani”.
Il decreto sicurezza bis, lo ricordiamo, nelle quattro bozze stilate fino a ora, prevede una forte limitazione all’attività delle Ong che, nelle missioni di ricerca e soccorso, spesso salvano i migranti durante i frequenti naufragi nel Mediterraneo.
Salvini, che sul freno ai flussi migratori ha incentrato la sua campagna elettorale, vorrebbe che i volontari delle navi umanitarie si astenessero dall’entrare e approdare in acque e porti italiani. Ma dall’Onu hanno avvertito: non si possono condurre i migranti verso Paesi non sicuri. E in Libia, da dove partono in maggioranza, c’è la guerra e la situazione nei centri di detenzione è nota: torture, prigionia e violenze.
Dopo la lettera dal Palazzo di Vetro, Salvini ha scritto a Conte per invitarlo a difendere l’Italia dagli attacchi al cosiddetto “decreto sicurezza bis” e rivendicare l’azione di governo nel contrasto ai flussi migratori irregolari. Inoltre, ha chiesto che l’esecutivo riveda la spesa pubblica destinata al finanziamento dell’organismo internazionale, o meglio, “una ricognizione complessiva sull’articolazione del contributo finanziario alle Nazioni unite”.
È a questa lettera che l’associazione ItaliaStatoDiDiritto ha risposto, con un’ulteriore missiva, a firma della presidente Simona Viola, all’indirizzo del presidente del Consiglio. Le parole di Salvini – si legge nel documento dell’associazione di giuristi – violano palesemente gli articoli 10 e 11 della Costituzione che prevedono l’obbligo di osservare le consuetudini internazionali. E ancora: “Nessun nuovo corso politico può giustificare la messa in discussione del ruolo dell’Onu o l’esigenza di una piena collaborazione nei confronti dei suoi agenti”. Ed è per questo che, secondo ItaliaStatoDiDiritto, “l’atteggiamento assunto dal ministro degli Interni appare sconcertante” quando afferma che le Nazioni Unite operano un’indebita ingerenza nella politica italiana, perché ricorda “un lessico ben noto nei regimi dittatoriali d’Oltrecortina”.
Per quanto riguarda la minaccia di ridurre o abolire il contributo statale all’Organizzazione, secondo l’associazione si tratta di una proposta “grave e inaccettabile”, perché riporta a “iniziative poco encomiabili che contraddistinsero le posizioni di alcuni paesi totalitari nei confronti della Società delle Nazioni – l’organismo antesignano dell’Onu, ndr – nel periodo tra le due guerre”. Infine, dai giuristi riuniti nell’associazione ItaliaStatoDiDiritto, l’appello al presidente del Consiglio Conte, che chiude la lettera: “Ci permettiamo di chiederle di assumere una posizione coerente con questi principi e perciò anche con la sua dignità di docente universitario”. Conte è pur sempre un avvocato, un professionista della legge, e, come ItaliaStatoDiDiritto vuole ricordare, gli articoli 10 e 11 della Costituzione dovrebbe conoscerli.
Riportiamo qui sotto la lettera a Conte di ItaliaStatoDiDiritto: