Legal’s got talent. Come valorizzare gli avvocati in house
Legal’s got talent. Il talento. Per chi, come i legali (d’impresa e non), costruisce il valore del proprio lavoro sulle persone, è la chiave assoluta per il successo. Senza le risorse giuste è impensabile che una direzione legal o uno studio d’affari possa davvero fare la differenza. Servono le competenze, la passione, la determinazione, la capacità di mettersi in gioco delle persone giuste. In una parola, dei talenti. Ma i talenti vanno attratti, trattenuti e coltivati. Per farlo, si possono adottare diverse strategie, tant’è che ogni organizzazione sceglie infatti la sua. Di certo, valorizzare le persone significa offrire loro opportunità di carriera e una remunerazione interessante.
IL MERCATO
Negli ultimi anni, con l’ingresso nel mondo del lavoro delle generazioni più giovani sono cambiati gli elementi di cui si tiene conto prima di decidere se lavorare o meno per una determinata azienda – spiega Nicoletta Ravidà, managing director Southern Europe di Taylor Root. I giovani sono interessati, oltre che allo stipendio: «Ai benefit, allo smart working che è stato accelerato dalla pandemia, ai valori e al benessere». Rispetto agli stipendi, stando alle rilevazioni di Taylor Root (di cui abbiamo parlato anche su MAG N. 166) l’aumento del numero di posizioni aperte per i giuristi d’impresa, legato principalmente a un accresciuto riconoscimento dell’importanza del loro mestiere, «sta facendo lievitare gli stipendi». A beneficiarne sono per ora soprattutto le posizioni più junior, aggiunge Ravidà, ma non è escluso che, anche in considerazione dell’allargamento delle responsabilità dei general counsel, non accada anche per i più senior.
LA MOTIVAZIONE
La valorizzazione delle risorse non può basarsi solo sugli scatti di stipendio – secondo Enza Maria Cristina Onnis, global general counsel di Angelini Pharma – che in azienda non sempre sono soddisfacenti e frequenti. Serve, a suo avviso, motivare le risorse formandole, facendole crescere professionalmente, insegnando loro quale è il mestiere del general counsel, così che magari in futuro possano farlo. Ma è necessario anche far sentire le risorse della direzione affari legali protagoniste e in primo piano, oltre che aprirsi a uno scambio reciproco e alla possibilità di imparare anche da loro.
PERCORSI DI CRESCITA
I percorsi di crescita partono – spiega Giovanni Lombardi, general counsel di illimity Bank – dai processi di selezione del personale. «La necessità è quella di portare in azienda diversità di background e di competenze, facendo convivere nella stessa funzione, professionisti trasversali», dice. […]