Legali in house, quanto è difficile cambiare vita?
Come vi raccontavamo qui, secondo l’indagine intitolata Axiom In-House Counsel Survey e condotta da Wakefield Research, il 71% dei giuristi di impresa oggi non è soddisfatto del proprio lavoro.
Approfondiamo ora un altro dato messo in evidenza da Axiom: il fatto cioè che circa la metà dei legali in house non solo si senta semplicemente “insoddisfatta” del proprio lavoro, ma si definisca addirittura “esaurita e sotto stress”. Per la precisione, il 47% degli intervistati si è detto in “burn out”. E tuttavia, solo il 22% di questi cerca di fare fronte a questa situazione “cercando attivamente” una nuova posizione.
I motivi per cui non ci si licenzia
Il restante 88%, invece, pur essendo esausto, rimane bloccato e non riesce a licenziarsi. Perché?
Ecco alcuni possibili motivi secondo gli autori dell’indagine:
- Paura della recessione, che potrebbe causare un deterioramento della qualità di vita.
- Manette d’oro (o golden handcuffs), ovvero sia: anche se spesso si sogna di avere uno stile di vita migliore, è facile abituarsi al reddito e al prestigio della posizione ricoperta attualmente, cui si finisce con il sentirsi “imprigionati”.
- Inerzia: l’immobilità potrebbe semplicemente essere causata dall’inerzia. Lasciare il proprio posto di lavoro, d’altronde, significa prendere una decisione importante e mettersi alla ricerca di una nuova avventura, con tutti i disagi che tale ricerca può comportare, incluso il fatto di doversi adattare a un nuovo ambiente lavorativo.
- Normalizzazione: nonostante i legali in house si definiscano stressati, la maggior parte ha ormai normalizzato questa situazione, stabilendo che l’esaurimento non è un motivo sufficiente per cambiare vita. A questo proposito, l’American Psychological Association afferma che “il 36% [dei dipendenti statunitensi] ha riferito di essere stanco dal punto di vista cognitivo, il 32% si è detto emotivamente esausto e il 44% fisicamente affaticato”. In altre parole, molti dipendenti sono giunti alla conclusione che “lavoro = stanchezza cronica” ma che bisogna accettarlo, nonostante gli impatti negativi che ciò ha sulla salute fisica e mentale, oltre che sulla possibilità di commettere errori sul lavoro.
Lavorare in aziende molto grandi o molto piccole
I dati mostrano che i legali che lavorano in aziende con un fatturato pari o inferiore a 25 milioni di dollari sono più spesso “molto o estremamente” soddisfatti di quello che fanno rispetto a chi lavora in aziende più grandi o più piccole. Questo dipende dal fatto che le aziende più piccole probabilmente si affidano maggiormente ai loro team legali per le esigenze aziendali più critiche. Al contrario, quando un’azienda cresce fino a raggiungere dimensioni molto grandi, un numero sempre maggiore di legali interni si ritrova coinvolto in questioni operative che richiedono tempo, fatica e processi burocratici.