La maggioranza degli inhouse counsel è aperta a nuovi lavori

Secondo l’indagine intitolata Axiom In-House Counsel Survey e condotta da Wakefield Research, che per l’occasione ha intervistato 300 in house counsel dipendenti di imprese statunitensi con un fatturato annuo minimo di 1 milione di dollari, il 71% dei giuristi di impresa oggi non è soddisfatto del proprio lavoro. Sebbene il numero di legali in house che cercano attivamente un altro impiego sia ancora esiguo (14%), la maggior parte degli intervistati dichiara di essere aperta a un nuovo lavoro.

I numeri dell’indagine

Nello specifico, la maggioranza degli in house counsel ritiene che il proprio ruolo attuale non sia completamente in linea con i compiti classici di un ufficio legale o con l’azienda nel suo complesso (rispettivamente 94% e 87%), che sia stressante (78%) e poco coinvolgente (34%). Il 57% degli intervistati si dice aperto a un nuovo impiego, e il 39% prende in considerazione un lavoro di tipo flessibile in futuro. Il 62% afferma che la pandemia ha aumentato il proprio interesse per questo tipo di posizioni.

Questo dato è in linea con quanto emerso dai rapporti precedenti, che mostrano come le aziende non si sentano realmente allineate con l’ufficio legale. Nel frattempo, i dipartimenti legali hanno sempre più lavoro scaricato sulle loro spalle a causa della generale riduzione dei budget e si lamentano inoltre di avere orari poco flessibili e poco coinvolgimento strategico in azienda.

Dove va chi cambia lavoro?

Secondo il rapporto, inoltre, i legali in house che cambiano lavoro si dirigono quasi equamente verso studi legali (40%), un ruolo più flessibile (39%) o un’altra posizione interna (34%).

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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