Congedi parentali: ecco la law map della situazione mondiale

L’equilibrio fra vita professionale e personale è sempre più importante. Non solo attraverso forme di welfare, ma anche agendo a sostegno dei genitori con congedi di maternità e paternità. Un obbligo o una scelta, ma sempre un diritto. Così la situazione dei congedi parentali nel mondo secondo un’indagine internazionale realizzata dallo studio Toffoletto De Luca Tamajo.

L’osservatorio dello studio specializzato in diritto del lavoro e sindacale per le imprese, prendendo in esame 43 paesi, ha realizzato una vera e propria law map su maternità e paternità nel mondo. Fra i dati che emergono incrociando le varie giurisdizioni si nota che solo il 16% dei paesi a livello globale prevede un periodo di congedo della durata di circa un anno o superiore. Al contempo, nel 38% dei Paesi, l’indennità è pari al 100% dello stipendio ed è corrisposta dall’ente previdenziale.

La situazione nel mondo 

In Usa, Messico, Panama, Perù, Cina Emirati Arabi e Kazakhistan, il congedo di maternità si attesta di massina intorno ai tre mesi tra astensione prima e dopo il parto. In l’India, sono previste 26 settimane, ma mancano il congedo di paternità ed i congedi parentali. Nessuno specifico congedo è concesso al padre anche a Panama e in Kazakhistan. Emirati Arabi e Cina, invece, non disciplinano i congedi parentali.

Leggermente più generosi i paesi come Grecia, Colombia, Germania, Brasile, Lettonia, Romania e Russia collocati nella fascia con congedi “poco onerosi” in cui la maternità va dai 3 mesi e mezzo ai 5 mesi e sono previsti congedi parentali abbastanza estesi. La Germania, inoltre, non disciplina uno specifico congedo di paternità anche se dovrà adeguarsi alla recente direttiva UE.

L’estremo opposto della mappa – con congedi “molto onerosi” – è rappresentato da paesi come Austria, Irlanda, Norvegia e Regno Unito, nei quali la maternità è vicina o addirittura supera l’anno e la paternità è sempre riconosciuta, oppure da paesi come la Repubblica Ceca dove i genitori possono chiedere fino a 3 anni di congedo.

Come va in Italia

«In Italia, dal 2019 la maternità può essere fruita interamente dopo la nascita e, dal 2020, i giorni di paternità sono stati aumentati da 5 a 7. Si differenziano molto, invece, i periodi di congedo parentale e la retribuzione. Pochi Paesi non la prevedono, mentre nella maggior parte dei casi il dipendente riceve tra l’80 ed il 100% della retribuzione dal sistema previdenziale», sottolinea l’avvocato Marcella De Luca Tamajo, associata dello studio Toffoletto De Luca Tamajo, che ha curato la ricerca. Paesi come Italia, Lussemburgo, Danimarca e Francia, con maternità media intorno ai 5 mesi, paternità tra 5 e 15 giorni e congedi che oscillano tra i 6 mesi e l’anno, vengono classificati in fascia media.

Gennaro Di Vittorio

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