L’AGCM multa Poste Italiane: i legali coinvolti

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per oltre 20 milioni di euro Poste Italiane per un abuso di posizione dominante nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, vale a dire quegli invii che i grandi clienti business come le banche, le assicurazioni e le compagnie telefoniche mandano ai propri clienti (es. estratti conto, avvisi di scadenza, bollette).

In particolare – si legge in una nota dell’Autorità – la strategia escludente, attuata sin dal 2014 da Poste Italiane a danno dei concorrenti – entrati in questo mercato a seguito della liberalizzazione dei servizi postali – è consistita nell’offrire ai propri clienti finali condizioni economiche e tecniche non replicabili dai concorrenti almeno altrettanto efficienti, i quali  necessariamente devono ricorrere ai servizi di Poste Italiane per il recapito nelle zone rurali e meno densamente abitate del Paese (c.d. aree extra urbane), dove è presente solo Poste Italiane. Inoltre, Poste Italiane ha implementato una strategia di recupero dei volumi di posta affidati alla concorrenza, ricorrendo a sconti e condizioni selettivi e fidelizzanti, tra l’altro, condizionando gli sconti praticati ai clienti finali all’affidamento esclusivo di tutti gli invii o di una parte sostanziale degli stessi.

L’istruttoria ha altresì accertato che la strategia anticoncorrenziale di Poste Italiane –ex monopolista che ancora oggi detiene una consolidata posizione dominante sul mercato in questione – ha prodotto concreti effetti sulle dinamiche concorrenziali; infatti, Poste Italiane è riuscita a recuperare numerosi clienti e ad aumentare ulteriormente la propria quota di mercato, a danno degli altri operatori postali attivi sul mercato.

L’istruttoria era partita nel giugno del 2016 a seguito di un reclamo presentato dall’ufficio legale di Nexive – allora guidato da Maurizio Raffaini (oggi in Neulift, gruppo Kone) – nel luglio 2015. Secondo quanto risulta a legalcommunity.it la direzione legale del gruppo si è avvalsa del supporto dello studio Cintioli, per cui ha agito l’avvocato Dario Ruggiero. Al reclamo si erano aggiunte le segnalazioni dell’operatore postale Gps, seguito dallo Studio Valli Mancuso e Associati (con l’avvocato Andrea Valli) e del consorzio di operatori postali Arel, assistito dallo studio ECR Legal (con l’avvocato Adele Sodano). L’ufficio legale di Poste Italiane, guidato dal responsabile funzione affari legali Andrea Sandulli, è stato invece assistito dagli studi Zoppini (con l’avvocato Andrea Zoppini), Libertini (con l’avvocato Mario Libertini) e Lipani-Catricalà (con gli avvocati Antonio Catricalà ed Edoardo Cazzato). Sempre secondo quanto risulta a legalcommunity.it, Poste Italiane sarebbe intenzionata a impugnare la sanzione, considerata troppo elevata rispetto all’addebito, davanti a Tar.

Gennaro Di Vittorio

SHARE