Joint venture Cremonini-Percassi per la ristorazione: gli in house

Ufficiale la joint venture tra il gruppo Cremonini e il gruppo Percassi, che crea C&P, società all’interno della quale si fonderanno i rami ristorazione dei due gruppi (rispettivamente, Chef Express e Percassi Food&Beverage) e che si muoverà a livello nazionale nel settore dell’offerta di ristorazione multi-brand a partire dal settore dei centri commerciali, shopping mall, outlet e retail park.

I dipartimenti legali in house delle due società hanno preso parte alla sigla del deal: per Chef Express ha agito Alberto Zoboli, mentre Odissea (holding del gruppo Percassi) è stata assistita da Pietro Minaudo (nella foto) e Daniela Corti.

Il programma contrattuale stabilisce, nel dettaglio, che Chef Express rilevi il 60% della Percassi Food&Beverage, che viene rinominata C&P, mentre il restante 40% rimane di proprietà di Percassi. Il perimetro della C&P al momento riguarda 16 punti vendita di ristorazione nei principali shopping mall e nei centri urbani italiani con i marchi Casa Maioli (format di piadineria artigianale, 9 locali), Caio Antica Pizza Romana (format di pizza romana, 5 locali), e il celebre marchio di ristorazione asiatica Wagamama (2 locali), per un fatturato totale annuo superiore ai 10 milioni di euro. Chef Express ha inoltre acquisito direttamente due punti vendita – uno a marchio Caio Antica Pizza Romana, l’altro a marchio Wagamama – presso l’aeroporto di Milano Malpensa, prima gestiti dalla Percassi Food&Beverage. Fuori del perimetro di C&P rimane il marchio Starbucks, che continuerà il proprio sviluppo in Italia esclusivamente all’interno di Percassi.

Anche lo studio legale Dla Piper ha preso parte al deal, assistendo Chef Express con un team multidisciplinare coordinato dai partner Goffredo Guerra, Antonio Tomassini e Ugo Calò. Goffredo Guerra ha seguito gli aspetti corporate dell’operazione, coadiuvato da Federico Roviglio e Ornella Vastola, con il supporto di Giulia Scalfi e Antoine Chomette. Antonio Tomassini, con Carlotta Benigni e Giuseppe Padula, hanno seguito gli aspetti fiscali. Ugo Calò con Riccardo Pagotto hanno curato gli aspetti finanziari e bancari. L’operazione è stata condotta inoltre con il supporto dei dipartimenti real estate, regulatory ed Ipt di Dla Piper per gli aspetti di due diligence.

Gennaro Di Vittorio

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