Intel, negli Usa, centra la piena rappresentanza

La diversity fa bene alle aziende. Numerose ricerche hanno dimostrato che i team “diversi” grazie a prospettive, esperienze e idee differenti sono più creativi e innovativi e che una forza lavoro diversificata e una cultura inclusiva favoriscono la formazione di un ambiente collaborativo e di supporto.

Lo sa bene Intel che con due anni di anticipo rispetto alla tabella di marcia, ha raggiunto a fine ottobre negli Stati Uniti un importante obiettivo: la piena rappresentanza nella forza lavoro. In sostanza, l’organico della multinazionale californiana riflette esattamente la percentuale di donne e minoranze sottorappresentate disponibili nel mercato del lavoro qualificato statunitense. Un risultato particolarmente significativo soprattutto se si considera che oltre l’85% dei dipendenti di Intel opera in ruoli tecnici e STEM, tradizionalmente considerati più “maschili”.

CLICCA QUI E SCARICA GRATIS LA TUA COPIA DI MAG PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO

Gennaro Di Vittorio

SHARE