Covid-19: Philips, counseling psicologico e mindfulness per i dipendenti
Lo smart working forzato da settimane sta mettendo in difficoltà diversi lavoratori.Un periodo lungo, dunque, che rischia di alterare l’equilibrio fisico e mentale delle persone. Per questo motivo, Philips ha deciso di potenziare il programma per i propri dipendenti BWell, lanciato due anni fa per stimolare buone pratiche di vita salutare e mettere al centro salute e benessere.
«Con il progetto BWell, oltre alla tempestiva distribuzione degli strumenti di protezione e alla formazione dedicata sui protocolli specifici di comportamento, abbiamo attivato iniziative focalizzate sul benessere, sempre più consapevoli che uno smart work di lungo termine necessiti azioni mirate a supporto», commenta Livio Zingarelli (nella foto), head of hr di Philips Italia, Israele e Grecia.
Tra le iniziative, per esempio, il counseling psicologico, che era già disponibile ma che oggi è diventato virtuale. In sostanza, ogni dipendente ha disposizione cinque sedute gratuite ogni anno al termine delle quali, può scegliere di destinare i flexible benefit messi a disposizione dall’azienda per continuare le visite autonomamente.
«Il supporto psicologico si è rivelato molto utile per gestire preoccupazioni, ansie e, in alcuni casi, il panico che si sono diffusi. La paura del contagio dovuta alla presenza di un nemico invisibile e poco controllabile, ha infatti suscitato apprensione e allarmismo per la propria salute e quella delle persone care. Anche lo stravolgimento delle abitudini quotidiane, l’isolamento forzato a casa, il timore di non riuscire a gestire in modo efficace i rapporti a distanza con i familiari, sono fattori che hanno contribuito a generare reazioni di stress, frustrazione, senso di isolamento e malessere. Il counseling ha aiutato le persone a trovare contenimento emotivo e psicologico, a spiegare il coronavirus e la nuova realtà ai propri bambini, a gestire le relazioni con i familiari a distanza, soprattutto con gli anziani. L’intervento è stato inoltre prezioso per limitare ed evitare anche le probabilità che un’esperienza così traumatica potesse portare allo sviluppo di altri disagi più gravi, come il disturbo post-traumatico da stress. Infine, un vademecum psicologico condiviso all’inizio dell’emergenza a tutto il personale ha fornito indicazioni utili a conciliare in modo efficace lo smartworking con la vita personale e preservare così il proprio benessere», aggiunge Raffaella Visigalli, psicologa psicoterapeuta e counselor Philips, responsabile di Dyma, Centro di Psicologia di Monza.
Non solo counseling, ma anche mindfulness, una pratica guidata di meditazione che favorisce consapevolezza e concentrazione: Philips ha offerto ai dipendenti webinar live con sessioni di 20 minuti ciascuna, disponibili poi in qualsiasi momento, per permettere a tutti di poter proseguire nell’apprendimento e nel perfezionamento della tecnica.
Per sentirsi bene è inoltre fondamentale che le persone abbiano anche la giusta consapevolezza del proprio corpo e di una corretta postura, anche lavorando da casa. Per questo Philips ha proposto in formato virtuale i contenuti del programma di formazione BWell che include esercizi e movimenti mirati e che, nell’ultimo anno, ha coinvolto tutta l’organizzazione in un corso teorico-esperienziale sulla postura con i professionisti della società Eukinetica.
In partenza c’è anche un progetto di video ricette sane guidate da Elena Zanotto, esperta di cucina, influencer e fondatrice de Il Mondo di Bu.
Infine il piano di welfare si è arricchito di nuovi servizi: è possibile chiedere il rimborso per spese di dispositivi individuali sostenute dai dipendenti per affrontare l’emergenza Covid-19. Philips ha inoltre annunciato che darà la possibilità alle sue risorse di accedere a servizi come la previdenza complementare come servizio primario nel lungo termine, con la possibilità aggiuntiva di convertire l’importo del premio di risultato.