BarkerGilmore: il 40% degli in house pensa di cambiare lavoro per i compensi

Il 40% degli avvocati in house dice di aver preso in considerazione una nuova posizione entro il prossimo anno per motivi di compenso. Una cifra che cresce di 2 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Questa è una delle principali tendenze analizzate da BarkerGilmore che ha pubblicato il rapporto annuale sulla remunerazione 2020. I dati sono stati raccolti da un campione casuale di giuristi d’impresa negli Stati Uniti tramite un sondaggio online gestito da febbraio ad aprile 2020, ancor prima della pandemia.

Quelli che appartengono al settore tecnologico e sanitario segnalano la maggiore probabilità di una ricerca di lavoro nel prossimo anno, mentre fra quelli nel settore del life sciences c’è meno probabilità di impegnarsi in una ricerca di lavoro. Una tendenza, questa, che si conferma per il secondo anno consecutivo, secondo il rapporto. Quest’anno, poi, gli in house che lavorano nel contenzioso e nella proprietà intellettuale hanno più probabilità di prendere in considerazione una mossa per questioni di compensi, mentre coloro che sono nell’area assicurativa o compliance dichiarano di essere meno interessati a un cambio.

A cambiare poi sono più intenzionati gli uomini (44%) contro il 35% delle donne. Per quanto riguarda le tendenze retributive in base al genere si nota che nel 2018 la retribuzione dei giuristi d’impresa è aumentata per entrambi i genti ad un tasso medio del 3,0% in tutte le posizioni nel 2018. Fra le altre tendenze emerse ci sono anche i tassi annuali di aumento di stipendio. A tal proposito si nota che il tasso medio annuo di aumento delle retribuzioni per tutte le posizioni nei vari settori è rimasto costante al 4,4% quest’anno, con il settore dell’energia che ha registrato il tasso di aumento più elevato del 5,4% per il secondo anno di seguito.

Gennaro Di Vittorio

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