In house non fa rima con amicizia
Molti giuristi d’impresa sono orgogliosi di dire che hanno degli ottimi rapporti con i dirigenti della società nelle quali lavorano. Secondo un recente articolo pubblicato su Fordham law review essere troppo amichevoli con il business sarebbe però una mossa sbagliata. L’articolo – firmato da Sung Hui Kim, professoressa alla Los Angeles school of Law – sostiene infatti che i legali in house dovrebbero mirare a essere dei custodi della società rispetto alle minacce sia esterne che interne, e non dedicarsi a costruire un rapporto amichevole che potrebbe esporre, sia loro stessi che la società, a pericolosi rischi.
È questo il caso, ricorda Kim, dello scandalo che ha coinvolto General Motors, responsabile di aver installato su alcuni modelli delle sue automobili interruttori di accensione difettosi che pare abbiano provocato 124 morti e 274 feriti. Secondo un rapporto pubblicato all’indomani dello scandalo, è emerso infatti che alcuni legali in house dell’azienda erano a conoscenza già da alcuni anni del difetto, ma avevano preferito “voltarsi dall’altra parte”. Un comportamento che, secondo Kim, dimostra la teoria secondo la quale le aziende in cui il general counsel ha un rapporto troppo amichevole con il business sono più esposte a rischi. E il motivo è che questo tipo di relazione porta i giuristi a “limitarsi a facilitare l’autonomia decisionale degli altri”, mettendo da parte il proprio ruolo di custodi.
Un punto di vista confermato anche da chi svolge questa professione come Ben Heineman Jr, ex general counsel di General Electric, che nel suo libro The inside counsel revolution sostiene che gli in house devono, sì essere dei partner del business, ma prima di tutto dei guardiani dell’azienda nella quale lavorano. Un compito che secondo la docente potrebbe essere svolto più facilmente se le aziende – soprattutto quelle pubbliche – trasferissero la supervisione del dipartimento legale a un comitato di amministratori indipendenti. Inoltre Kim consiglia di limitare la quota di retribuzione equity che un in house può accettare. Altra importa azione sarebbe quella di migliorare le regole del whistleblower per aumentare le tutele dei giuristi d’impresa che decidono, in caso di reati, di rivelare le confidenza del proprio cliente.