Facchini per il rinnovo della compagine societaria di Ligabue

Dopo sei anni l’operatore di private equity Alcedo, esce dal capitale di Ligabue dopo aver supportato l’azienda veneziana nel raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo. Al posto di Alcedo fa il suo ingresso il Fondo italiano di investimento che ha perfezionato un investimento complessivo di 14 milioni di euro, a fronte dell’acquisizione di una quota di minoranza. L’operazione è stata coordinata dal direttore generale & cfo del gruppo, Giorgio Facchini con l’aiuto dell’advisor finanziario Fineurop Soditic, dall’advisor legale Studio Nevoni e per la consulenza fiscale dallo Studio Bogoni. Alcedo sgr è stata assistita dall’avvocatp Luca Ponti e dall’avvocato Francesca Spadetto dello Studio Ponti.

L’ingresso di Alcedo nella Ligabue era avvenuto nel 2010 attraverso il Fondo Alcedo III, ed ha segnato l’avvio di un percorso di accompagnamento e sostegno al delicato processo di cambio generazionale che ha portato Inti Ligabue, terza generazione della famiglia, ad assumere la direzione dell’azienda. Dal 2009 il Gruppo Ligabue ha registrato un incremento del fatturato del 60% circa, il raddoppio della forza lavoro (aumentata nel solo 2015 del 16%) e una notevole espansione geografica e dimensionale dei mercati. Oggi con un fatturato di circa 270 milioni di euro – di cui oltre l’80% realizzato all’estero – il gruppo impiega oltre 6.000 persone ed è presente in 14 Paesi: Brasile, Nigeria, Angola, Congo, Mozambico, Algeria, Italia, Svizzera, Paesi Bassi, Germania, Arabia Saudita, Kazakhstan, Russia e Perù.

Inti Ligabue, oltre all’incarico di amministratore delegato, assumerà quello di presidente di Ligabue, con un aumento della quota azionaria che passa ora al 70%. Nel consiglio di amministrazione entrerà per il Fondo italiano d’investimento Francesco Sogaro, che si aggiungerà al consigliere Renato Bogoni. Per il collegio sindacale, Simone Zucchetti in qualità di presidente, confermati Aldo Travain e Alessandro Danesin

 

Gennaro Di Vittorio

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