Il team legale di Eni firma il primo bond equity linked

Il team legale in house di Eni, coordinato da Gloria Dagnini (nella foto) e Maria Camilla Cardilli ha realizzato la prima emissione italiana di un prestito obbligazionario equity-linked non diluitivo (vale a dire senza attribuzione agli obbligazionisti di alcun diritto a ricevere azioni di Eni) per un valore nominale complessivo pari a 400 milioni di euro.

L’operazione rappresenta la prima emissione di obbligazioni convertibili (sintetiche) ad effetto non-diluitivo lanciata in Italia. Il deal prevede l’acquisto da parte di Eni di cash-settled call options sulle azioni di Eni, con solo regolamento mediante cassa, da uno o più dei joint bookrunner, necessarie per la copertura di Eni dall’esposizione derivante dall’esercizio dei diritti di conversione da parte degli obbligazionisti.

All’operazione ha partecipato anche un pool legale dello studio White & Case, guidato dai partner Paola Leocani, Paul AlexanderMichael Doran Ingrid YorkSéverin Robillard David Barwise, insieme agli associate Baldassarre BattistaMelissa Ashdown e Gregoire Karila.

Lo studio legale Linklaters ha, invece, affiancato i joint bookrunner Morgan Stanley, BNP Paribas SA e HSBC, agendo con un doppio team. Da Londra hanno agito i partner Keith Thomson e Vinay Samani, il managing associate Neil Pallender e gli associate Cate DeanIgor Zyskind e Ben Battcock. Da Milano ha agito un team composto dalla partner Claudia Parzani, dal managing associate Ugo Orsini e dall’associate Laura Le Masurier.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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