In house delusi dalle Big Firm

I servizi offerti dalle law firm più grandi del mondo non soddisfano i giuristi d’impresa.

Lo rivela il report “Global Legal Services in a Disruptive World” realizzato da Legal Week Intelligence e InterLaw a seguito di una survey condotta su 100 general counsel e 55 studi legali indipendenti operativi in 41 Paesi.

I responsabili affari legali delle aziende più grandi hanno dichiarato di aver faticato a trovare un unico studio di portata globale in grado di prestare consulenza in tutte le giurisdizioni in cui operano. Secondo la ricerca infatti l’83% degli avvocati che lavorano per i trenta studi più grandi al mondo operano perlopiù dall’Europa e dal Nord America, e non sono presenti in alcuni mercati chiave.

Inoltre, sempre secondo i giuristi d’impresa intervistati, più gli studi legali si ingrandiscono, più aumentano le pressioni operative al loro interno. Pressioni che, a loro avviso, poi pesano sul servizio che il cliente riceve. Le débâcle, secondo i general counsel sono dovute soprattutto alla scarsa comunicazione interna tra i team e gli uffici delle firm, e la gestione dell’origination dei mandati.

L’87% degli in house counsel intervistati ha rivelato che, nella scelta del giusto consulente, è più interessato alla qualità del servizio finale che alle dimensioni della struttura per cui lavora il singolo avvocato. Circa la metà degli intervistati (il 46%) ha dichiarato che già si rivolge a una rete di studi indipendenti.

Gennaro Di Vittorio

SHARE