General counsel champions list 2021
Ripartire. In una parola è stato questo, nell’ultimo anno, l’imperativo del business. Negli ultimi 12 mesi i giuristi d’impresa hanno dovuto contribuire allo sforzo di traghettare le aziende da una situazione di estrema difficoltà verso la ripresa. Un compito arduo, che ha richiesto velocità nella gestione del cambiamento e nell’accoglimento di nuove sfide, lucidità per governare scenari inediti e creatività per trasformare le criticità in opportunità. Caratteristiche, queste, di cui i 50 leader elencati nelle pagine a seguire hanno dato prova.
Quella che segue non è una league table, ma l’osservazione del mercato dalla prospettiva di inhousecommunity.it, frutto di un anno di lavoro di attenzione quotidiana e a tuttotondo
riservata ai giuristi d’impresa. Una categoria professionale composita, simbolicamente racchiusa sotto il nome di “general counsel”, ma che abbraccia in realtà i diversi mestieri e le più ampie responsabilità affidate ai legali in azienda (dalla compliance, agli affari societari, alla privacy, alla sostenibilità). L’anima polimorfa degli avvocati in house rende molteplici anche le sfaccettature del valore che questi professionisti portano all’azienda e, più in generale, al mercato dei servizi legali. Per questo motivo, per misurare la famiglia dei giuristi d’impresa bisogna tenere conto di diversi elementi e non solo dei dati numerici delle singole organizzazioni di provenienza. I numeri contano, nella misura in cui si è contribuito a realizzarli, ma contano anche le innovazioni su cui si è messa la firma.
Ancora una volta, i criteri con cui questi professionisti sono stati inclusi nella Champions List 2021 sono i dossier, la leadership, la popolarità e la carriera. Li troverete rappresentati graficamente in ogni profilo ed evidenziati in base al maggior-peso che hanno assunto per l’inclusione nella classifica di quest’anno.
Più nel dettaglio, per dossier si intendono le principali attività di cui questi professionisti hanno curato con successo la regia legale e/o societaria negli ultimi 12 mesi. Dalle grandi operazioni (fusioni e acquisizioni, quotazioni, emissioni obbligazionarie, cartolarizzazioni e ristrutturazioni) che hanno segnato il mercato e che hanno cambiato l’impronta italiana all’estero, alle partnership, ai progetti e ai contenziosi.
La leadership è considerata come la capacità di questi manager a capo di un team, di una direzione o di una divisione legale di guidare, col proprio lavoro, il successo dell’organizzazione – lavorando all’efficientamento dei servizi, all’implementazione di tecnologie, o a trasformazioni benefiche per il legal, le altre divisioni e le finanze del gruppo – o della professione, impegnandosi fattivamente per una sempre maggiore affermazione della categoria.
C’è poi la popolarità e quindi il prestigio che i legali selezionati si sono guadagnati tra gli operatori del settore (colleghi in house, avvocati d’affari, head hunter, ecc.). La visibilità ha trasformato questi già notevoli professionisti in autorevoli e riconosciuti influencer e trend setter, in grado di condizionare le scelte del comparto legale, senza relegarli semplicemente al lavoro, seppure assolutamente centrale e decisionale, “solo” in ufficio. Per i più giovani sono dei role model da seguire e per gli avvocati d’affari sono i clienti da trattenere o acquisire.
Da ultimo, la carriera. Un percorso professionale di eccellenza è il fil rouge che unisce i giuristi elencati a seguire ma, fra loro, c’è anche chi quest’anno ha aggiunto un nuovo importante tassello al proprio percorso lavorativo assumendo ruoli importanti all’interno o all’esterno della propria azienda.
La classifica è dunque il risultato di una riflessione accurata su tutti questi criteri e mette in fila i giuristi d’impresa in base al loro posizionamento sui singoli aspetti nell’ultimo anno, secondo l’osservazione di inhousecommunity.it.