Gc sempre più coinvolti nelle risorse umane

Le direzioni affari legali hanno assunto la leadership della cultura aziendale. Gli avvocati d’azienda si occupano sempre più delle questioni legate alle risorse umane, in particolare per quanto riguarda la diversità e l’inclusione (D&I).

A rivelarlo è uno studio di FTI Consulting and Relativity. Secondo i dati raccolti nella ricerca, l’87% dei general counsel e dei direttori affari legali è coinvolto nei problemi relativi ai dipendenti o alla loro salute all’interno delle società, un nuovo ruolo che hanno assunto a seguito della crescente attenzione prestata dalle organizzazioni alla diversità e all’inclusione.

La supervisione di policy e programmi sul fronte D&I, però, desta non poche preoccupazioni ai legali d’impresa che affermano di avere molta ansia rispetto ai reali progressi compiuti in materia. Il 20% dei gc spiega infatti che nella realtà i programmi di inclusione non sono stati implementati oppure hanno avuto un successo inferiore al previsto. Il 70% degli intervistati spiega invece che i programmi attuali sono preesistenti e non sono stati aggiornati a seguito dello scoppio della pandemia. Solo il 10% dei gc riporta che l’organizzazione registra annualmente progressi sul fronte D&I.

Più in generale, lo sviluppo del personale sarà di primaria importanza per i general counsel. Il 56% degli intervistati ha confermato che le competenze e il coinvolgimento delle risorse sono tra i loro obiettivi prioritari per il 2022.

Le risorse umane diventeranno l’ennesima competenza affidata ai giuristi d’impresa anche in Italia? Di certo, la sensazione è che quello legale stia passando dall’essere l’ufficio “dei no” a quello “dell’un po’ di tutto”.

ilaria.iaquinta@lcpublishinggroup.it

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