Foresight group: l’ufficio legale è trasversale

«Per quanto fosse interessante la libera professione, mi mancava la dinamicità e la visione a tutto tondo che si può avere in azienda», spiega così a MAG Simona Befani (nella foto) la ragione per cui, nel 2012, dopo una esperienza quinquennale maturata nei dipartimenti banking e project finance di Allen & Overy e Cba, decide di passare in house, scegliendo Foresight Group – ­­­­­gestore di fondi indipendente attivo nel settore delle infrastrutture energetiche rinnovabili, con oltre 3 miliardi di euro in gestione e uffici in UK, Italia,  Spagna, Usa e Australia.

«Sin dall’inizio mi sono occupata di acquisizioni di impianti fotovoltaici e della gestione ordinaria delle società del gruppo», ricorda l’avvocata. Era il 2012 e la società, fondata a Londra nel lontano 1984, aveva aperto i battenti in Italia solo quattro anni prima, nel 2008, a Roma, sull’ondata dell’incentivazione degli impianti di rinnovabili. «Quando sono arrivata in Foresight, il gruppo in Italia era ancora considerato come poco più che una start up», racconta l’avvocata. Negli anni, sulla scia delle numerose operazioni chiuse, la società è cresciuta fino a raggiungere oggi un organico di 210 persone, quasi cinque volte rispetto alle 50 risorse che contava nel 2012.

«Non c’era un ufficio legale interno. C’erano e ci sono ancora oggi delle persone con un background legale, come il ceo per il Sud Europa Federico Giannandrea, un ex Allen & Overy. Le figure professionali vengono inquadrate tutte come analyst, per poi diventare investment manager, poi senior investment manager, director e infine partner», spiega Befani, evidenziando come l’impostazione del lavoro, all’interno del gruppo, sia manageriale. Tutti fanno tutto. O, per essere più specifici, sono chiamati a valutare in prima persona gli investimenti per poi presentarli al comitato preposto ad approvarli che siede a Londra. «Anche io, che ho una funzione più specifica, quella del legale, mi occupo di business development, sono promotrice di progetti di cui sono in grado di gestire anche alcuni aspetti economico-finanziari. Devo dedicare il 10/20% del mio tempo a pensare a nuove opportunità di crescita. E così come accade a me, accade a tutte le figure professionali che operano all’interno del gruppo, indipendentemente dal proprio background di provenienza. Foresight dà un’impostazione trasversale, chiedendo a tutti di completare la propria formazione. Questo, da una parte, rende l’impegno maggiore perché si devono acquisire competenze in vari ambiti e, dall’altra, dà l’opportunità di vedere l’operazione a tutto tondo e completare il proprio profilo professionale», precisa.

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Gennaro Di Vittorio

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