Lavoro, il 65% delle mamme non riesce a conciliare la didattica a distanza

Il 65% delle mamme lavoratrici intervistate non ritiene conciliabile la famosa didattica a distanza (Dad) con il lavoro. Questo è uno dei dati principali del report nazionale, realizzato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze umane per la formazione dell’Università Bicocca e pubblicato in anteprima su “L’Economia” del Corriere, che ha analizzato le risposte di 6.905 genitori di bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, mettendo in luce le difficoltà delle mamme lavoratrici durante il periodo della pandemia.

Parental burnout

L’espressione in sé fa riferimento a una sorta di esaurimento intenso, legato allo stress della quotidianità che si ‘sedimenta’ fino a cronicizzarsi. Di certo una condizione che per molti si è aggravata durante i mesi di  lockdown, proseguendo anche dopo.

I dati, non a caso, evidenziano che il 30% delle mamme sarebbe addirittura pronta, in caso di ricorso alle lezioni da remoto anche nel mese di settembre, anche all’idea di lasciare il lavoro.

L’80% delle intervistate sono infatti mamme e lavoratrici, donne che quindi conciliano la cura dei figli e la carriera e che, nel 57% dei casi, hanno dovuto imparare a farlo dentro casa, causa smart working.

Gennaro Di Vittorio

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