Carriere alias al Comune di Milano
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Aprendo il vocabolario Treccani alla voce carriera alias, si legge: ‘loc. s.le f. Procedura amministrativa che, sulla base di un accordo di riservatezza tra scuola o ateneo, studente e famiglia (nel caso in cui lo studente sia un minore), prevede la possibilità di modificare in registri e atti interni il nome anagrafico dello studente con quello scelto dallo studente stesso, nel caso che quest’ultimo sia una persona transessuale o abbia avviato un percorso di transizione’.
In Italia, l’espressione sta entrando sempre più nel gergo comune, così come è sempre più frequente sentir parlare di, per esempio, queer, genderfluid, binario/non binario, intersex. Termini, tutti, legati al diritto all’espressione di genere e che, cogliendo l’occasione del mese del Pride, varrebbe forse la pena ripassare per chi volesse evitare il misgendering (a proposito di locuzioni da rivedere…).
La carriera alias – che, attenzione, non ha alcun valore legale al di fuori dell’ente in cui viene attivata – è stata introdotta da circa 250 scuole e atenei in Italia, ma anche da diversi Comuni. L’hanno adottata, tra gli altri, il Municipio di Bologna, quello di Torino, quello di Messina. A dicembre 2023 l’ha adottata anche il Comune di Milano. A partire dal 2024, i dipendenti e i collaboratori dell’amministrazione meneghina possono quindi richiedere il riconoscimento dell’identità alias all’interno degli uffici municipali.
«Obiettivo del provvedimento – ha fatto sapere il Comune – è quello di migliorare il benessere del personale, garantendo a chi non si riconosce nel genere dichiarato alla nascita la possibilità di vivere in un ambiente sereno, improntato al rispetto della privacy e della dignità individuale, idoneo a favorire i rapporti interpersonali basati sul rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona riducendo possibili situazioni di difficoltà o malessere».
Abbiamo parlato con Elena Lattuada (in foto), delegata alle Pari Opportunità del Comune di Milano, che ha fortemente contribuito alla realizzazione di questa iniziativa. Ci ha spiegato com’è andata, come sta andando (e come andrà), nell’ultima puntata di Diverso sarà lei. Buon ascolto a tutti!