«In azienda sono diventato un business partner»

Quando nel 2015 Silvio Cavallo ha iniziato a lavorare per Pillarstone, il fondo sponsorizzato da Kkr e dedicato al rilancio di aziende in difficoltà finanziarie era solo una startup. «All’epoca c’erano tre persone che lavorano in una stanzetta…e oggi siamo una ventina di persone e ci troviamo qui…», racconta a MAG il professionista entrato nel gruppo a settembre 2016 con il ruolo di legal counsel. E quando dice “qui” indica il panorama che offre l’ultimo piano del palazzo che affaccia proprio su Piazza Affari, il cuore finanziario di Milano, e che è oggi sede del fondo.

All’epoca Cavallo lavorava nello studio legale Paul Hastings e seguiva Pillarstone con l’allora socio Alberto Del Din, poi spostatosi in RCCD, e il giovanissimo Marco Lucci, che oggi è il suo fidato collaboratore all’interno dell’ufficio legale del fondo.

MAG lo ha incontrato per parlare con lui del suo lavoro. Ecco cosa ci ha raccontato.

Cosa significa essere a capo di un ufficio legale all’interno di un fondo? È un mestiere diverso rispetto a quello del general counsel in azienda…

Effettivamente lo è. Lavorare per un fondo di private equity distressed vuol dire avere un focus tecnico più ristretto rispetto a quello di un avvocato di azienda e occuparsi di materie a più elevato livello di specializzazione.

 

Per esempio?

Significa occuparsi di corporate finance, di finanza strutturata, ristrutturazioni del debito, senza curare quello spettro di materie tipiche di una realtà industriale o per esempio temi più generali come quelli del diritto del lavoro e il contenzioso.

 

Prima di entrare in Pillarstone aveva mai in considerazione la possibilità di passare in house?

No, nonostante lavorassi con Bruno Cova in Paul Hasting che aveva trascorso buona parte della sua carriera in azienda.

 

Come mai?

Credevo fosse un’esperienza limitativa rispetto a quella che si matura in uno studio legale. Ma quando da consulente esterno ho cominciato a lavorare per la piattaforma Pillarstone e con quelli che oggi sono i miei colleghi ho apprezzato il diverso modo di pensare e di approcciare i problemi. Quando poi mi è statoImposta immagine in evidenza chiesto di passare in house mi ha incuriosito il fatto che il fondo non stesse cercando semplicemente un avvocato interno, ma un business partner. È stato questo che mi ha spinto ad accettare.

 

Cosa intende con business partner?

Qualcuno che sia vicino al consiglio di amministrazione e al team di investimento. Questo significa essenzialmente due cose. Anzitutto cambiare il modo di pensare, cercando di guardare a qualunque tema non solo con una prospettiva legale, ma anche con un occhio strategico più ampio. E poi vuol dire essere partner del cda nelle decisioni.

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Gennaro Di Vittorio

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