Arvedi sottoscrive il primo prestito verde con garanzia Sace

È destinata ad investimenti “green” del Gruppo Arvedi, uno dei principali player europei dell’acciaio, la prima operazione targata SACE per il Green New Deal – il piano europeo che promuove un’Europa circolare: moderna, sostenibile e resiliente – ambito nel quale la società guidata da Pierfrancesco Latini è stata chiamata a svolgere un ruolo centrale con le sue garanzie “green”, così come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” (76/2020).

L’operazione, della durata di sei anni e per un importo complessivo di 240 milioni di euro, è stata chiusa con successo registrando una sovra sottoscrizione che ha dato luogo a un riparto delle quote tra le banche partecipanti.

Questo strumento finanziario è parte di un più ampio contratto di finanziamento siglato tra alcune società del Gruppo Arvedi e un pool di banche finanziatrici, quali Intesa Sanpaolo, banca organizzatrice e agente, BNL Gruppo BNP Paribas , BNP Paribas, Banco BPM,Crédit Agricole Italia, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, UniCredit, Unione di Banche Italiane (Gruppo Intesa Sanpaolo), Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale e Banca di Piacenza Società Cooperativa per Azioni. Advisor legali, lo Studio Bonelli Erede per il Gruppo Arvedi e  Chiomenti per SACE e per gli istituti bancari.

Il finanziamento è costituito da due tranche: la prima, di 165 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi Spa; la seconda, di 75 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi Spa, Arvedi Tubi Acciaio Spa e Centro Siderurgico Industriale Srl.

Per Crédit Agricole Corporate and Investment Bank gli aspetti legali del dossier sono stati seguiti dal general counsel Simone Davini e da  Angela Dominici (nella foto in alto) e Martina Ferraro (nella foto a destra). 

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Gennaro Di Vittorio

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