Aigi: una certificazione di qualità per i giuristi d’impresa

Certificare il giurista d’impresa per riconoscere la professionalità e il perimetro d’azione del suo operato in azienda, creando uno standard di riferimento nazionale.

È uno dei nuovi progetti di Aigi, l’associazione italiana dei giuristi d’impresa, e a raccontarlo in esclusiva a MAG sono il presidente Giuseppe Catalano (segretario del consiglio di amministrazione e responsabile corporate affairs di Assicurazioni Generali – nella foto) e il responsabile territoriale della sezione centro Giorgio Martellino (general counsel di Avio).

«Dopo l’elezione (a maggio 2019, ndr), il consiglio generale dell’associazione ha avviato alcuni cantieri, affrontando tematiche classiche e nuove dell’attività dei giuristi d’impresa. La prima è il ruolo del general counsel rispetto alla legalità d’impresa, la seconda è l’evoluzione della professione con la digital disruption e la terza è la certificazione dei professionisti – spiega Catalano – . Dopo oltre 40 anni di riflessioni sull’esclusione dei legali d’azienda dall’albo degli avvocati per una presunta incompatibilità che negli anni ha perso sempre più valenza pur rimanendo nella legge, ci siamo chiesti se non fosse il caso che ci dessimo noi delle regole, profilando la professione visto che, nel frattempo, si sono moltiplicate le attività giuridiche all’interno delle aziende e che non tutte sono svolte da persone qualificate come giuristi d’impresa».

Partendo dalla considerazione che per chi lavora in house a oggi non è stato possibile ottenere un riconoscimento normativo della figura, nemmeno tramite la creazione di un elenco speciale rispetto all’albo ordinario e osservando l’esperienza positiva di altre associazioni professionali, tra cui l’Aiia (l’associazione italiana internal auditors) che ha da tempo certificato i propri iscritti, Aigi ha deciso di percorrere la strada verso la certificazione di qualità del giurista d’impresa. Per farlo, il consiglio generale dell’associazione ha nominato una commissione speciale, composta da una trentina di legali d’azienda sparsi sul territorio nazionale, e guidata da Martellino e Adriano Peloso (in house counsel di Saipem) che segue i lavori da vicino. L’idea è quella di creare, con la collaborazione di una società operante nel settore delle certificazioni, uno schema contenente i requisiti conformi all’attività di valutazione ISO/IEC 17024, la norma che stabilisce i requisiti e promuove un riferimento accettato a livello internazionale).

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Gennaro Di Vittorio

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