AIDP: l’87% degli italiani è ottimista sulle proprie competenze professionali
L’87% degli italiani ha fiducia nelle proprie competenze, ma si trova spesso e comunque ostacolato nella crescita professionale.
Lo rivela una nuova survey di ADP – multinazionale dell’Human Capital Management – “Workforce View in Europe 2019” ha preso in considerazione oltre 10mila dipendenti in Francia, Germania, Italia (1400), Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito, approfondendo le modalità con cui essi si occupano delle problematiche attuali del lavoro e del futuro del lavoro.
Adp ha chiesto a 1400 italiani “Qual è la più grossa barriera alla tua produttività e crescita professionale? “Ed ecco che emerge un dato molto interessante: il 27,3% dà la colpa ai manager incompetenti.
Ecco le maggiori cause di improduttività per i lavoratori italiani:
- 27,3% manager incompetenti
- 18,7% mancanza di un supporto tecnologico adeguato
- 18,6% mancanza di supporto da parte dello staff
- 18,3% sistemi e processi organizzativi inesistenti
- 13,3 % troppo stress
- 12,5% mancanza di skills
- 12,3% mancanza di flessibilità sugli orari e i luoghi di lavoro
Interessante anche vedere come, a proposito di carriera, dalla stessa ricerca emerge che il 25% degli italiani pensa che sia assunto per connessioni personali, e non per merito professionale, almeno il 50-74% del personale. Il 24,30% crede che lo sia almeno un quarto del personale, il 16% addirittura più del 75%. Solo il 17,3% crede che i legami personali non c’entrino nulla.
A livello Europa, nove intervistati su dieci (89%) sostengono di essere sicuri di possedere le competenze necessarie per avere successo nella loro carriera. I lavoratori in Spagna sono i più sicuri riguardo il loro livello di competenza (93%), seguiti dalla Svizzera (90%).
La cattiva gestione è il più grande ostacolo alla produttività e il problema sembra continuare a peggiorare. Quasi un quarto (23%) degli intervistati a livello Europa ritiene che una cattiva gestione sia il maggiore motivo di dispersione della produttività. I lavoratori spagnoli sono quelli che più probabilmente devono affrontare questo problema (31%).