Da AIDP 8 proposte per la riforma del lavoro al Governo Conte

L’AIDP, l’associazione dei direttori del personale, ha elaborato una propria idea di riforma del lavoro quale contributo al confronto pubblico avviato e individuato otto proposte che pone all’attenzione del Governo, alle forze politiche di maggioranza e opposizione, al sistema della rappresentanza sociale e all’opinione pubblica.

Le 8 proposte per il futuro del lavoro dell’AIDP.

  1. Riforma degli ammortizzatori sociali. Creare un’unica forma di Cassa integrazione universale che vada a sostituire quelle attuali e una reale semplificazione per le procedure di accesso: uno strumento rivolto a tutti i lavoratori e i settori, nessuno escluso.
  2. Riduzione del costo del lavoro. Abolizione definitiva dell’Irap, anche attraverso la sperimentazione di meccanismi innovativi, e riduzione progressiva del cuneo fiscale, a partire dai contratti di lavoro dei giovani under 35.
  3. Maxi Incentivi all’investimento sulla formazione. Deducibilità con credito fiscale per gli investimenti in formazione, sia aziendali che individuali, e possibilità di detrazione fiscale per gli investimenti in formazione professionale. Totale decontribuzione per la formazione in ottica industria e servizi 4.0.
  4. Politiche attive del lavoro. Proponiamo l’attivazione di un sistema misto pubblico-privato di politiche attive che coinvolga i Centri per l’impiego e le Agenzie per il Lavoro basato sul merito, premiante, e che abbiano come fine ultimo la reale collocazione o ricollocazione di tutte le persone in cerca di lavoro. Proficua connessione tra politiche passive e politiche attive.
  5. Rilancio dell’alternanza scuola-lavoro. Rafforzare e aumentare le ore dedicata ai percorsi di alternanza. Monitoraggio sui percorsi già avviati e valutazione sui reali impatti allo scopo di migliorare costantemente le attività e le finalità.
  6. Flessibilità. Serve un sistema equilibrato che sappia coniugare le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori. A tal fine riproponiamo l’abolizione della causali per i contratti a termine e in somministrazione aumentandone la durata fino a 36 mesi. Sviluppare una logica di work-life balance. Reintrodurre i voucher lavoro per la regolarizzazione di centinaia di migliaia di “lavoretti” che oggi continuano a svolgersi nell’ambito del lavoro nero.
  7. Incentivi permanenti alle assunzioni con contratti stabili e a tempo indeterminato. Introdurre incentivi significativi per favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro della durata almeno triennale e premiare le aziende che applicano i contratti a tempo indeterminato.
  8. Futuro Pensioni. Riforma della tassazione sui fondi pensione integrativi attraverso un forte incentivo alla deducibilità. Avviare una riflessione sull’opportunità di rendere obbligatoria l’adesione ai fondi pensioni integrativi per i dipendenti e i parasubordinati.

 

Gennaro Di Vittorio

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