Pensioni, tra uomini e donne il divario è lampante

Il patrimonio delle ex lavoratrici corrisponde ad appena il 76% di quello detenuto dai colleghi maschi

di michela cannovale

Cornute. E pure mazziate. Ebbene sì, il gender gap economico sembra caratterizzare ogni fase della vita di una donna: dalla paghetta in tenera età (ne abbiamo parlato qui) alla pensione in età un po’ meno tenera. Tutto collegato? Certo. Ma “la verità mi fa male, lo sai”, diceva Caterina Caselli.

E sia. Secondo lo studio “Global Gender Wealth Equity 2022” di WTW, le donne raggiungono solo i tre quarti della ricchezza degli uomini al momento del pensionamento. Per la precisione: a livello globale, l’ex lavoratrice arriva alla pensione in media con appena il 74% del patrimonio detenuto dai suoi colleghi maschi. La differenza tra i paesi inclusi nell’analisi di WTW va dal 60% nel peggiore dei casi (Nigeria) al 90% nel migliore (Corea del Sud).

A livello europeo, la media è leggermente superiore a quella mondiale: nel Vecchio Continente, infatti, si registra un divario economico pari al 77%.

L’Italia è parzialmente in linea con questi numeri: le nostre compaesane accumulano il 76% del livello totale di ricchezza nelle mani degli uomini. Meglio di noi, tuttavia, fa la Spagna, dove le donne detengono l’86% del patrimonio dei loro coetanei al momento del pensionamento. Peggio – incredibile ma vero sulla base dell’usuale performance dei paesi nordici – l’Olanda (70%).

Insieme a Maria Delli Pizzi, executive compensation & board advisory, senior director di WTW, parliamo delle cause e degli effetti di questa disparità, a livello nazionale ma anche oltre i confini.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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