ESG, Enel fa sul serio
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di ilaria iaquinta
Le spinte all’adozione di standard comuni in materia di ESG provengono dai consumatori e da una crescente comunità di investitori responsabili, oltre che da una serie di requisiti governativi e normativi. In questo contesto in evoluzione, gli occhi di un sempre maggior numero di stakeholder sono puntati sui giuristi d’impresa, a cui spesso viene dato mandato di occuparsi anche delle questioni ESG, tra cui la sostenibilità.
MAG ha intervistato Giulio Fazio, direttore della funzione affari legali e societari di Enel Group e Borja Acha Besga, director of the legal department and corporte affairs di Endesa. Con loro abbiamo parlato del ruolo del gruppo in un nuovo progetto del Global Compact delle Nazioni Unite.
Durante il Leaders Summit dello scorso primo giugno è stato infatti annunciato il progetto di esplorare il potenziale di un network globale di chief legal officer, di cui Enel farà parte, che possa trasformare la governance aziendale, collegandola a quella pubblica per definire delle regole operative in materia di sostenibilità che siano valide a livello mondiale (qui il video). Alla base del Progetto ci sono due iniziative. La prima è lo “SDG 16 Business Framework”, uno strumento che consenta alle imprese di contribuire in modo determinante al raggiungimento della governance trasformativa richiesta dallo sviluppo sostenibile. La seconda è la coalizione di CFO, nata nel 2020 per rimodellare il futuro della finanza e degli investimenti aziendali come catalizzatore di crescita, creazione di valore e impatto sociale e creare un mercato per gli investimenti negli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile
Cosa significa ESG per voi nel gruppo Enel e, in quanto legali interni, quali sono le sfide da affrontare in questo ambito al di là dell’ufficio legale o dell’azienda?
Borja Acha Besga: «Nel Gruppo Enel e in Endesa abbiamo ben chiara una cosa: le regole creano valore, anche economico. Se non cerchiamo di “legalizzare” gli standard ESG e il mondo dell’etica, diventeranno soggettivi ed estremamente complicati. Per questo motivo, in qualità di avvocati abbiamo un ruolo molto preciso, dato che nei momenti difficili si guarda sempre verso di noi: la nostra sfida è quella di guidare, dirigere, coordinare ed essere in prima linea su questi temi».
Enel è una delle aziende partecipanti al Global Compact delle Nazioni Unite. Potete dirci qualcosa di più riguardo al vostro impegno in questa iniziativa?
Giulio Fazio: «Siamo impegnati attivamente. L’impegno delle multinazionali è fondamentale per affrontare i temi della sostenibilità (e cioè i 17 principi definiti dal Global Compact), che possono sembrare astratti ed etici, ma che sono, al contrario, paradigmi fondamentali per il nostro futuro. Negli ultimi anni si è investito molto in strumenti finanziari legati alla sostenibilità, ma ora è giunto il momento per noi legali di progettare un nuovo modello di governance compatibile con i principi ESG e con le realtà aziendali».
Cosa significa per voi essere coinvolti attivamente in un’iniziativa così importante? […]
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