Giuristi d’impresa ed etica, cosa ne pensano gli altri
L’etica, ça va sans dire, ha assunto negli anni un’importanza crescente tra i giuristi d’impresa. I legali in house si sono fatti ormai portavoce dei valori dell’azienda e della necessità, da parte di quest’ultime, di portare valore alla comunità e non più solo agli azionisti. Per lo meno questo è quello che credono e dicono di sé. Ma gli altri componenti dell’azienda non sembrano pensarla allo stesso modo.
La nuova ricerca del Governance Institute of Australia mostra che gli avvocati hanno perso punti rispetto alla rilevazione del 2020 e sono percepiti come meno etici di quanto non fossero lo scorso anno. Alla domanda su come valutano il comportamento etico dei legali, solo un terzo (37%) degli intervistati afferma di considerare gli avvocati come “abbastanza etici” o “molto etici”. Lo stesso numero di intervistati li considera “poco etici” o “molto immorali”, mentre il 26% è neutrale. La survey non esamina in modo specifico la professione dei giuristi d’impresa, ma quella più generale degli avvocati. Sicuramente la percezione dell’eticità degli avvocati è peggiorata rispetto allo scorso anno, scendendo da 11 a zero punti. Un salto significativo. Tuttavia, gli avvocati rimangono tra gli ultimi dieci nella classifica delle professioni…
Questo dato fa riflettere, soprattutto dopo un anno difficile come quello che abbiamo attraversato. Sarà importante, pro futuro, e con la crescente attenzione ai temi ESG, cambiare questa percezione. Soprattutto se l’impegno dei legali su questi fronti è reale.