Adp: 48% dei lavoratori con figli gode di maggiore flessibilità
Per i genitori lavoratori è da sempre difficile trovare un equilibrio tra vita lavorativa e privata a causa delle sovrapposizioni tra esigenze professionali e genitoriali. La pandemia, con la sua estesa portata sociale, ha influenzato anche questo ambito generando nuove sfide nella conciliazione delle esigenze di lavoro con quelle familiari, ma producendo al contempo alcune conseguenze positive. Infatti, il Covid-19 ha costretto le aziende a definire contratti di lavoro flessibili e i manager hanno avuto un ruolo decisivo nell’offerta di una maggiore flessibilità ai lavoratori.
È quanto emerge nella survey “People at Work 2021: A Global Workforce View” di Adp, multinazionale attiva nell’ambito delle risorse umane.
Lo studio ha coinvolto circa 2mila lavoratori italiani, analizzando gli atteggiamenti dei dipendenti nei confronti dell’attuale mondo del lavoro e le loro aspettative e speranze future.
Secondo gran parte dei dipendenti italiani con figli (48%), i datori di lavoro si sono dimostrati accomodanti nei confronti delle esigenze genitoriali dei lavoratori alle prese con l’accudimento dei figli o la chiusura delle scuole. Inoltre, secondo il 34% dei genitori, il proprio manager ha addirittura consentito maggiori misure a loro favore rispetto a quelle consentite dall’azienda e previste da regolamento.
D’altra parte, lo studio ha anche evidenziato come, nonostante gli elementi positivi della pandemia in termini di maggiore flessibilità, ci siano ancora delle zone di resistenza che hanno influenzato in negativo l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Infatti, sono ancora molti i manager che limitano la flessibilità garantita dall’azienda, secondo le dichiarazioni di una percentuale significativa di lavoratori, genitori e non (24%). A questo si aggiunge che, per quanto la panoramica definita dallo studio sia nel suo complesso positiva per ciò che concerne la flessibilità nell’ambiente lavorativo, ben il 5% dei genitori con figli di età compresa tra 1 e 10 anni ha lasciato il posto di lavoro volontariamente durante la pandemia. Infine, secondo molti dipendenti (32%) le agevolazioni offerte ai genitori lavoratori verranno eliminate entro un anno.
In generale, il sondaggio ha evidenziato che su 32mila lavoratori intervistati in 17 Paesi, il 71% di essi ha rilevato una maggiore propensione da parte dei datori di lavoro nel definire policy che favorissero le esigenze genitoriali dei dipendenti. Ma secondo metà degli intervistati (52%), entro un anno tali agevolazioni non saranno più vigenti nella propria azienda.