Altre 12 aziende si impegnano per la parità di genere nella rappresentazione del sapere

Informarsi su chi siano gli speaker e su se e quanto sia assicurata una rappresentazione equilibrata tra i generi, promuovendo quando necessario un riequilibrio e offrendo soluzioni in questo senso.  All’impegno già preso alcuni mesi fa da alcuni soci dell’Associazione M&M – Idee per un Paese migliore, hanno ora aderito anche dodici importanti Istituzioni e aziende del Paese: 24 ORE Eventi, Banca Generali, Banco BPM, Credimi, Eni gas e luce, Epic, Gruppo Sella, ItaliaFintech, Leonardo, Luiss Data Lab, Snam e Vodafone Italia.

L’Associazione, costituita da persone libere e appassionate alla «cosa pubblica», riunisce una comunità di manager, economisti, scienziati, diplomatici, giornalisti, dirigenti pubblici, rappresentanti del terzo settore, imprenditori e accademici, e sta lavorando attivamente a progetti di policy su aspetti economici legati alla risposta alla pandemia, a questioni di rigenerazione urbana e su temi di occupazione femminile e empowerment di genere.

Ed è proprio in quest’ultimo filone che l’Associazione ha lanciato un appello perché i soci, le imprese e le istituzioni si impegnino a garantire un’adeguata rappresentanza di genere negli eventi e nelle manifestazioni pubbliche che organizzano o a cui partecipano, qualunque sia la loro natura: programmi televisivi e radio, webinar, task force e comitati.

L’impegno sottoscritto dai soci M&M e da 24 ORE Eventi, Banca Generali, Banco BPM, Credimi, Eni gas e luce, Epic, Gruppo Sella, ItaliaFintech, Leonardo, Luiss Data Lab, Snam e Vodafone Italia è quindi importante per garantire la diversità di genere e l’inclusione nell’ambito di tutti gli eventi soprattutto in Italia, dove questa buona pratica è sovente ignorata. Un dato che emerge dal  “Gender Diversity &Inclusion in Events Report“, stilato nel 2018 da Bizzabo – startup israeliana attiva nel settore degli eventi – che ha analizzato la diversità di genere di oltre 60.000 relatori in un periodo di sei anni (2013- 2018) nell’ambito dei più importanti eventi tenutisi in 23 Paesi nei settori più disparati. Se infatti in media la proporzione di relatori uomini si attestava al 69%, il dato italiano saliva all’85%, posizionando il nostro Paese quartultimo in classifica per presenza di donne relatrici (davanti solo a Grecia, Belgio e Polonia).

Gennaro Di Vittorio

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