Il Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione delle Pmi italiane

La pandemia ha spinto a rivedere il modo di cercare clienti e i canali di vendita. Il 49% delle aziende ha avviato campagne Google Ads, il 78% punta sui social, il 68% ha avviato un restyling del sito. Il 53% ha avviato due o più azioni di web marketing negli ultimi 3 mesi, tra i commercianti al dettaglio l’incremento maggiore.  Questi sono i dati principali che emergono da uno studio condotto da Marketing01, azienda specializzata in web marketing.

Le PMI che negli ultimi 4 mesi hanno avviato almeno una azione di web marketing sono cresciute dell’86% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori in cui si è avuto il maggior incremento sono il commercio al dettaglio di prodotti artigianali e la ristorazione, seguito dai sevizi di professionisti appartenenti a categorie che fino allo scorso anno erano tipicamente poco attivi sui social (come i personal trainer) o che hanno incrementato la propria attività (corsi online), e dal turismo.

Nel 38% dei casi, è stato scelto un solo strumento sul quale investire, mentre nel 53% due o più. Solo il 9% degli imprenditori analizzati ha scelto di non fare nulla e di proseguire come è sempre stato fatto. Proprio per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, il 78% ha scelto di investire principalmente sui social network, soprattutto Instagram e Facebook, anche se in alcuni casi si punta anche su YouTube e LinkedIn, mentre Twitter sembra essere poco utilizzato in questo contesto.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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