Microsoft: il lavoro da remoto rende più produttivi
L’87% degli italiani ha riscontrato una produttività pari o superiore rispetto a quando lavorava in ufficio, ma sembra calata la capacità di innovazione: solo il 30% dei manager crede che la propria azienda possieda una cultura innovativa, rispetto al 40% del 2019. Questo è quanto emerge da un nuovo studio Work.Reworked di Microsoft che puntualizza anche come il lavoro da remoto potrebbe anche provocare senso di isolamento e una riduzione del tasso di innovazione
Fra ibrido e flessibile
Secondo quanto emerso dall’indagine, il numero di organizzazioni italiane che hanno adottato modelli flessibili di lavoro è aumentato in modo esponenziale, passando dal 15% dello scorso anno al 77% del 2020, e i manager intervistati si aspettano che il 66% dei dipendenti continui a lavorare da remoto almeno un giorno alla settimana.
In questa “nuova normalità”, i leader aziendali hanno registrato benefici sia in termini di produttività sia di efficienza: l’87% degli intervistati ha, infatti, riscontrato una produttività pari o superiore a prima del lockdown e il 71% è convinto che le nuove modalità “ibride” di lavoro comportino significativi risparmi in termini di costi. Inoltre, sei intervistati su dieci (64%) credono che garantire modalità di lavoro da remoto possa essere un modo efficace per trattenere i collaboratori migliori.
Sia i manager sia i dipendenti stanno apprezzando i vantaggi del lavoro da remoto e nessuno di essi intende tornare alle vecchie abitudini. Infatti, l’88% dei manager si aspetta l’introduzione di modalità di lavoro più ibride nel lungo periodo e i dipendenti prevedono di trascorrere in media un terzo del proprio tempo (37%) al di fuori del tradizionale luogo di lavoro. Tra i principali benefici si annoverano la possibilità di vestirsi in modo più casual (77%) e di personalizzare il proprio ambiente di lavoro (39%), avere più tempo per i propri hobby (49%), per i propri figli (36%) ma anche per gli animali domestici (22%).
Verso l’innovazione
La difficoltà nel rimanere connessi con il proprio team influenza, quindi, la capacità di condividere nuove idee e innovare: rispetto allo scorso anno è stato registrato un calo sensibile nel numero di manager che dichiarano che la propria azienda possiede una cultura innovativa, passando dal 40% nel 2019 al 30% nel 2020. Allo stesso modo, è stato rilevato un calo anche nella percezione dell’innovazione di prodotti e servizi, che è passata dal 56% nel 2019 al 47% nel 2020.