Avvocato, ecco perché dovrebbe essere felice
Se le vacanze appena trascorse sono già un lontano ricordo e vi sentite già stressati e rattristati dalla quotidianità lavorativa senza stimoli vi suggerisco di continuare a leggere questo editoriale. Questa settimana mi sono imbattuta in un’intervista di LawyersWeekly a Clarissa Rayward, director della Brisbane Family Law Centre uno studio legale specializzato nel diritto di famiglia, che offre spunti interessanti su some migliorare la qualità della vita degli avvocati.
La professionista ha dato vita a una community, che attraverso il sito web Happy Lawyer Happy Life fornisce agli avvocati degli strumenti (nello specifico dei podcast, una guida pratica, un corso di otto settimane o l’adesione a gruppo privato online) per superare l’insoddisfazione, affrontando le sfide quotidiane con l’attitudine giusta.
Chi esercita la professione legale fa un mestiere bellissimo e dovrebbe sentirsi privilegiato proprio per l’attività che conduce. Eppure, quella degli avvocati è una tra le categorie professionali più esposte ad alti livelli di stress e incline allo sviluppo di disturbi psicologici. L’idea di creare una community per condividere esperienze di successo e risorse, come spiega alla testata la professionista, parte dall’ancestrale bisogno di appartenenza che caratterizza l’essere umano. In sostanza, sapere che ci sono nel mondo altre persone come noi che sentono le nostre stesse esigenze e mancanze è rassicurante.
Per raggiungere la pace interiore Rayward raccomanda alcuni piccoli ma importanti cambiamenti. Per esempio, nei momenti di sconforto è utile concentrarsi sulle cose che contano davvero. Oppure, davanti a una situazione o a un evento particolarmente angosciante vale la pena fermarsi un attimo e chiedersi “quale è la cosa peggiore che mi può capitare in questo caso?”.
Per innescare il cambiamento e iniziare a sentirsi meglio bisogna anzitutto dare priorità al proprio benessere fisico. Per i legali, che fanno un lavoro sedentario, è importante mangiare bene (e fare attività). In secondo luogo, è fondamentale avere un atteggiamento positivo. Allontana i cattivi pensieri e con questi la probabilità dei cattivi umori.
E se l’amor proprio non vi si addice, pensateci ancora bene un attimo prima di storcere il naso e passare ad altro. Perché lavorare sulla vostra felicità fa bene anche ai vostri interlocutori e, conseguentemente, anche al business. I vostri clienti sono infatti spesso arrabbiati, ansiosi e stressati. Come potete essere d’aiuto per loro se voi stessi per primi avete difficoltà a mantenere la calma e il controllo? Pensate invece a quanto un atteggiamento positivo e rassicurante potrebbe facilitare la relazione con il cliente…