Hays: un dipendente su tre non riceve sostegno in azienda in caso di stress legato al lavoro
Un dipendente su tre non riceve sostegno in azienda in caso di problematiche come ansia, depressione o sindrome da burnout dovute all’eccessivo stress sul lavoro.
Lo rivela un sondaggio online condotto da Hays, società attiva nel recruitment specializzato.
Nell’indagine, che ha coinvolto oltre 1400 persone a livello internazionale, Hays ha chiesto ai partecipanti se avessero mai affrontato con il proprio datore di lavoro il tema delle problematiche da stress. Coloro che hanno risposto affermativamente, hanno descritto il livello di supporto ricevuto: al 25,3% degli intervistati è stato dedicato del tempo per parlare del problema in modo confidenziale con il proprio manager; al 19,9% è stata fornita assistenza o una terapia, mentre al 15,5% è stato concesso maggiore tempo libero. Infine, al 10% sono stati ridotti i carichi di lavoro o le responsabilità. Tuttavia, ben il 27% del campione dichiara di non aver ricevuto alcun tipo di supporto.
Tra coloro che non hanno mai sollevato l’argomento in azienda, un intervistato su tre (33%) ha affermato di non sentirsi a suo agio nel parlarne con il proprio manager, il 26% ha il timore che parlarne potrebbe danneggiare la propria carriera e il 24%, addirittura, non è sicuro di poter contare sulla riservatezza del proprio referente. Infine, il 14% ha affermato di non essere a conoscenza delle forme di supporto offerte dalla propria azienda.