Convenzione multilaterale Ocse porterà vantaggi alle multinazionali

Fuzionari dei governi di tutto il mondo sono a Parigi per firmare un accordo molto importante: la Convenzione multilaterale sulle misure per prevenire l’elusione e lo spostamento dei profitti in giurisdizioni più favorevoli.

Si tratta di uno strumento fondamentale per l’implementazione dell’iniziativa Base Erosion and Profit Shifting (Beps), proposta dall’Ocse e dal G20 a oltre 100 Paesi. Un progetto di lotta all’evasione che punta a favorire la risoluzione delle controversie fiscali internazionali.

Secondo il gigante della consulenza fiscale Taxand, che ha condotto un sondaggio tra Cfo e Tax director di multinazionali, le aziende riconoscono che in breve tempo il progetto Beps è riuscito a raggiungere risultati interessanti.

Il 78% degli intervistati crede che la convenzione multilaterale porterà alle multinazionali vantaggi a lungo termine. In particolare, Cfo e Tax director accolgono favorevolmente l’aspetto della convenzione che mira a facilitare la risoluzione delle controversie fiscali nei casi in cui le autorità fiscali dei vari Paesi si arrogano il diritto di tassare gli stessi redditi di un contribuente.

In ogni caso, gli intervistati riconoscono che l’attuazione della Convezione sarà un lungo percorso. Tra le preoccupazioni: i diversi livelli di complessità. Un interrogativo aleggia, ad esempio, sugli impatti della nuova intesa sui trattati già esistenti. Una ulteriore preoccupazione è legata al contesto macroeconomico internazionale, si teme che le incertezze che lo caratterizzano al momento possano pregiudicare la diffusione della Convenzione. 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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