Vivendi vince contro Mediaset al Tribunale di Milano

Con ordinanza emessa il 31 agosto 2019, la Sezione Imprese B del Tribunale di Milano (giudice Amina Simonetti) ha integralmente accolto il ricorso urgente proposto da Vivendi al fine di partecipare e votare, con le azioni a sé intestate (9,99% dei diritti di voto), all’assemblea di Mediaset che si terrà il 4 settembre 2019.

Tra l’altro, il Tribunale ha statuito che: l’“eccezione personale relativa agli inadempimenti di Vivendi al contratto di aprile 2016 inerente la c.d. operazione Premium, non pare allo stato e in via di sommaria delibazione propria della fase cautelare munita di sufficiente fondamento”; “non si ravvisano ora, in via di sommaria delibazione della complessiva vicenda, ragioni giuridiche sufficienti per paralizzare, sulla scorta della eccepita violazione da parte di Vivendi dell’art 43 comma 11 tusmar, l’esercizio dei diritti amministrativi inerenti le azioni di Vivendi nella misura contenuta del 10%”.

Il Tribunale di Milano ha conseguentemente ordinato “a Mediaset spa e a chi sarà chiamato a presiedere all’assemblea degli azionisti convocata per il 4 settembre 2019 di ammettere le n. 113.533.301 azioni possedute direttamente da Vivendi S.A., pari al 9,61% del capitale sociale di Mediaset spa e al 9,99% dei diritti di voto, nonché di consentire a Vivendi S.A. in assemblea il diritto di voto e l’esercizio di ogni relativo diritto amministrativo inerente numero di azioni 9,61%”.

Otre che dai propri legali interni, avvocati Frédéric Crépin e Caroline Le Masne De Chermont, Vivendi è stata assistita da Cleary Gottlieb con gli avvocati Giuseppe Scassellati, Ferdinando Emanuele, Francesca Gesualdi, Paolo Rainelli, Roberto Argeri, Federico Cenzi Venezze, Davide Gianni, Alessio D’Alessandro, Pietro Meineri e Claudia Cardelli.

Gennaro Di Vittorio

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