Truffe online e in house: sono la categoria che ci casca più spesso

Strano ma vero: la categoria di dipendenti che più di ogni altra cade nelle truffe online è quella dei legali in house. Lo rivela – come scrive Corporate Counsel – una ricerca condotta da Verizon che ha scoperto che “gli uffici legali sono particolarmente suscettibili al pishing”: un tipo di truffa su Internet attraverso la quale un criminale cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso.

“Ci sono diversi fattori che rendono gli avvocati più creduloni dei loro colleghi – dicono Karen Rubin e Tom Zych di Thompson Hine – ma forse il principale è che hanno un naturale atteggiamento di fiducia dovuto alle caratteristiche della loro professione”. Secondo il dossier, a far cadere nell’errore il legale aziendale sarebbe infatti proprio la sua abitudine a costruire rapporti, sia con i clienti che con i colleghi, basati sulla fiducia reciproca. “L’avvocato è abituato a ricevere e fornire comunicazioni dirette e sincere e di conseguenza pensa che (quasi) tutte le email nella sua posta ricadano in questa categoria”. 

Un altro elemento che penalizza gli in house è, secondo la ricerca, “il fatto che gli avvocati sono sempre sotto pressione, hanno poco tempo a disposizione e, per lavorare in azienda, dovrebbero conoscere moltissime questioni tecniche che non riguardano solo l’ambito giuridico”. Il risultato di questo mix è che spesso gli in house vanno diritti per la loro strada “senza fermarsi per consultare i reparti tecnici – come quello It – molto più competente in questo ambito”.

Una possibile soluzione contro questo rischio è secondo Rubin e Zych quella di dedicare tempo ed energie a formare e sensibilizzare i dipartimenti giuridici nei confronti delle truffe phishing. 

 

 

Gennaro Di Vittorio

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